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Riaprirà nel 2015 la Strada provinciale 165/2 Pratora-Tiriolo

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Riaprirà nel 2015 la Strada provinciale 165/2 Pratora-Tiriolo. E’ quanto annunciato, questa mattina, dal presidente della Provincia, Enzo Bruno, al sindaco Giuseppe Lucente, nel corso di un sopralluogo nel Comune di Tiriolo. Il presidente Bruno era accompagnato dall’ingegner Floriano Siniscalco.
L’importante arteria interessata dall’intervento, trasferita alla Provincia dall’Anas nel 2001 e con problemi di viabilità da oltre dieci anni, rappresenta la tradizionale via d’accesso per Tiriolo in località Pratora. I lavori per il completamento della Strada provinciale 165/2 Pratora-Tiriolo, finanziata attraverso risorse per 1,4 milioni di euro recuperate dal Ministero per le infrastrutture, sono già stati appaltati. E’ proprio di questi giorni, però, la notizia che ai fondi stanziati si aggiungono ulteriori 250 mila euro reperiti da risorse regionali destinate al dissesto idrogeologico che consentiranno di appaltare ulteriori interventi, progettati dagli ingegneri della Provincia Luigi Cimino e Antonio Leone.
Tutte le opere previste sono finalizzate a ripristinare ed a migliorare la funzionalità della strada in oggetto con particolare riguardo alla sicurezza stradale, alla mitigazione dell’inserimento delle opere nel versante ed alla sistemazione idrogeologica dell’area d’intervento in modo da eliminare o almeno limitare eventuali pericoli in presenza di eventi meteorici sfavorevoli.
Il sindaco Lucente ha anche chiesto rassicurazione in merito ad interventi relativi ad interventi lungo l’arteria di collegamento a località Sarrottino, per cui è stato assicurato è già disponibile la perizia di consolidamento. Il presidente della Provincia ha, quindi, visitato l’Antiquarium comunale di Tiriolo: allestito nel 1985, raccoglie una interessante collezione di reperti di fattura locale particolarmente significativa per l’evoluzione culturale della storia della città e del territorio. Nelle sale dell’Antiquarium è presente, anche, una tomba del III – IV secolo A.C. recentemente venuta alla luce nella parte bassa del paese. Il sindaco ha anticipato che lunedì prossimo inizierà la nuova campagna di scavi archeologici: il piano dell’intervento, curato dall’archeologo Riccardo Stocco, sarà condotto dalla società Isa Restauri, con l’ausilio di un apparato tecnologico abbastanza avanzato che verrà messo a disposizione degli archeologi per garantire il massimo livello di qualità e completezza delle operazioni di rilievo e documentazione e per acquisire, quindi, dati e informazioni, che potranno poi opportunamente essere utilizzati per nuove attività turistico-culturali. L’area interessata è quella di Giammartino, già interessata nel 1998, a brevi saggi di scavo, i quali avevano fatto emergere grandi strutture murarie ed importanti reperti litici, a testimonianza di un arco cronologico di frequentazione, compreso tra il quarto secolo prima di Cristo e l’età romana. Bruno e Lucente hanno fatto tappa anche al museo del Costume, sito nello stesso complesso dell’Antiquarium Civico. Il museo espone al suo interno 35 abiti della tradizione calabrese realizzati e confezionati da artigiani locali secondo le antiche regole artigianali, reinterpretando fedelmente drappeggi, ricami, pizzi, colori e motivi che raccontano usi e regole sociali e spiegano la Calabria attraverso la sua storia e la sua gente.
Il presidente Bruno, infine, si è fatto carico di sensibilizzare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Luca Lotti – prossimamente in provincia per la campagna elettorale regionale – ad intervenire a sostegno dei Comuni virtuosi che, per rispettare le norme del patto di stabilità, si trovano costretti a congelare numerose spese già programmate, soprattutto quelle per gli investimenti. E’ il caso del Comune di Tiriolo che, secondo quanto riferito da Lucente, è stato costretto a bloccare investimenti per circa 3 milioni e mezzo di euro in materia di edilizia scolastica e interventi di produzione della cultura.