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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 20 GENNAIO 2025

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Richichi, “Aeroporto di Reggio Calabria. Tanto rumore e propaganda, per nulla” Sulla stampa di ieri, abbiamo letto i proclami della destra reggina con i quali si annuncia la svolta relativa alle limitazioni che insistono sull’aeroporto di Reggio Calabria e si fa, quindi, sperare in buone prospettive per il suo rilancio: fumo, e solo fumo, negli occhi

Richichi, “Aeroporto di Reggio Calabria. Tanto rumore e propaganda, per nulla” Sulla stampa di ieri, abbiamo letto i proclami della destra reggina con i quali si annuncia la svolta relativa alle limitazioni che insistono sull’aeroporto di Reggio Calabria e si fa, quindi, sperare in buone prospettive per il suo rilancio: fumo, e solo fumo, negli occhi

Sulla stampa di ieri, abbiamo letto i proclami della destra reggina con i quali si annuncia la svolta relativa alle limitazioni che insistono sull’aeroporto di Reggio Calabria e si fa, quindi, sperare in buone prospettive per il suo rilancio: fumo, e solo fumo, negli occhi.
Premesso che non sono le limitazioni esistenti a non consentire il rilancio dell’aeroporto, ma è l’attuale gestione di SACAL, che non ha mai visto di buon occhio l’infrastruttura reggina quale elemento importante del sistema aeroportuale calabrese: Ecco perché il proclama di senatori e dirigenti della lega è privo di consistenza: 1) fa riferimento alla pista 15, secondo il comunicato della Lega, “finalmente libera agli equipaggi”: la testata 15 della pista 15:33 non è mai stata limitata, né, in atto, ha limitazioni sugli equipaggi. Non è, infatti, necessaria alcuna abilitazione per la pista 15 (lato Sbarre). Per maggior precisione, le uniche penalizzazioni che dovrebbero essere tolte per la 15 sono le limitazioni per il vento in coda con pista bagnata introdotte negli anni ‘90 a ragione del manto usurato e di pendenze con ristagno di acqua e fenomeno acquaplanning. Il tutto risolto, già nel 2004, diciannove anni fa, con la nuova pavimentazione: dopo 19 anni ENAC si accorge dell’assurdità di tali limitazioni e le toglie (grazia ricevuta!).
Le norme interne relative ai voli (AIP) parlano chiaro e richiedono l’addestramento solo per l’atterraggio e il decollo per la pista testata 33. Quindi, l’annunciata, nuova libertà per pista 15 non esiste; 2) Per quanto riguarda la testata 33 (Lato Pellaro) in riferimento alla quale si parla di nuova procedura di volo, ai dirigenti della Lega è sfuggita una espressione contenuta nel documento approvato al tavolo imbandito per la propaganda: “previo addestramento dei piloti” su un nuovo fantomatico sentiero di avvicinamento. Cioè, non è cambiato nulla rispetto ad oggi, ieri e l’altro ieri. L’unica parvenza di novità potrebbe apparire l’impegno di ENAC a coprire i costi di noleggio di un simulatore di volo, che è un’altra inutilità in quanto i simulatori di volo sono, già, in dotazione alle compagnie aeree che non hanno bisogno, quindi, di noleggiarle.
Insomma, i dirigenti della Lega, poiché non hanno la capacità di attivare iniziative per il vero rilancio dell’aeroporto dello Stretto, incentivando con contributi e con agevolazioni la sua riqualificazione, sparano notizie che sanno di scoperta dell’acqua calda e non solo spacciano per novità provvedimenti che esistevano e continuano ad esistere, ma lo fanno prima che ENAC pubblichi, con relativo notam, l’esito del “tavolo” convocato dal ministro delle Infrastrutture.
Torna utile, in proposito, ricordare qui, il notam pubblicato subito dopo l’incendio all’aeroporto di Catania reclamizzato come novità che avrebbe tolto, dalla sera alla mattina, tutte le limitazioni dell’aeroporto dello Stretto: notizia falsa perché, per atterrare al Tito Minniti, le compagnie restavano obbligate a fare un preciso risk assessment per ogni volo su Reggio, come da sempre e come oggi.
Infine, è bene suggerire alla senatrice della Lega, che accusa la sinistra di essere responsabile dello sfacelo dell’aeroporto del nostro scalo a motivo della mala gestione degli anni passati, di non esagerare con la propaganda e di non negare i dati di fatto: fino al 2012 l’aeroporto dello stretto è stato gestito, da un Consiglio di Amministrazione nominato dalla Provincia di RC nella sua qualità di socio maggioritario, sotto la presidenza dell’avvocato Giuseppe Morabito. Il CdA in carica fino al luglio 2011, con la presidenza del compianto dott. Pasquale Bova, fece arrivare il numero di passeggeri a 700.000 l’anno e predispose un piano di rientro dai debiti che nel 2016 avrebbe portato la SOGAS al pareggio di bilancio.
E’ per dovere di cronaca, – non si può ancora parlare di storia – che la senatrice debba ricordare che nel 2011, le cose presero una piega diversa, quando l’Amministrazione provinciale passò al centro destra che defenestro’ quel CdA e ne nominò uno nuovo di zecca, alla stessa gradito: la gestione di quel nuovo consiglio di amministrazione fece calare il numero di passeggeri dell’aeroporto, da 700.000 a 300.000 e determinò le la dissoluzione delle finanze della società con il conseguente fallimento della Sogas.
Domenico Francesco Richichi (dirigente regionale del PD ed ex assessore di Reggio Calabria con delega all’Aeroporto)