“Una regola fondamentale è quella di riconoscere a chiunque faccia parte di uno schieramento un ruolo politico, che può essere anche quello di occuparsi delle pulizie di Palazzo Campanella”

Ricomposizione Giunta regionale, Chizzoniti rivendica il ruolo del suo gruppo

“Una regola fondamentale è quella di riconoscere a chiunque faccia parte di uno schieramento un ruolo politico, che può essere anche quello di occuparsi delle pulizie di Palazzo Campanella”

REGGIO CALABRIA – Il Presidente della Commissione Speciale di Vigilanza Aurelio Chizzoniti (Insieme per la Calabria) interviene in ordine alla ricomposizione della Giunta Regionale a seguito delle recenti elezioni parlamentari.
“La soluzione – afferma Chizzoniti – non può e non deve continuare ad essere un affare privato ben perimetrato attorno all’asse PDL-UDC, dovendosi, doverosamente e responsabilmente, coinvolgere tutte le forze che sostengono lealmente la maggioranza”.
“Pretendere atteggiamenti apostolici in politica – prosegue Aurelio Chizzoniti – può produrre conseguenze inimmaginabili proprio perché la politica non è apostolato tanto meno profetica partecipazione ecumenica.
Per questi motivi, nel contesto di una riunione del Gruppo Consiliare, presieduta dall’on. Giulio Serra ed estesa ai vertici del movimento di ‘Insieme per la Calabria’, è stato deciso all’unanimità di rivendicare con forza il ruolo che compete a un gruppo consiliare composto da due consiglieri regionali”.
“Ciò perché appare corretto, opportuno e doveroso – dice ancora Chizzoniti – spiegare le ragioni per le quali gli stessi non dovrebbero fare parte dell’esecutivo, nonché, quelle per le quali chi siede in Giunta senza la benché minima proiezione in Consiglio dovrebbe continuare ad esercitare importanti funzioni istituzionali”.
“Una regola fondamentale è quella di riconoscere a chiunque faccia parte di uno schieramento un ruolo politico, che può essere anche quello di occuparsi delle pulizie di Palazzo Campanella”.
“L’importante è che si parli di ruoli per un gruppo composto da due consiglieri regionali che avvertono la sensibilità del rispetto delle intese ex ante concordate – conclude Aurelio Chizzoniti – respingendo, per l’effetto qualsivoglia condizione di tutoraggio o vassallaggio politico”.