Riduzione idrica nella città di Rende Miceli (M5S): "La Sorical procede. Manna che fa?"
Rende è inserito tra i comuni morosi della Sorical. Da oggi la
società partecipata ha messo in atto la procedura di riduzione idrica. Una
procedura che come Movimento 5 Stelle contestiamo perché viola la direttiva
60/2000 che sancisce la garanzia e la sicurezza degli approvvigionamenti
idrici e che è stata oggetto anche di una recente interrogazione
all’Europarlamento presentata da Laura Ferrara.
Inoltre non possiamo dimenticare che la risoluzione del Consiglio dei
diritti delle Nazioni Unite del 24 settembre 2010 ha codificato l’accesso
all’acqua per tutti come diritto umano, ribadiamo che l’acqua è un bene
prezioso e intoccabile e di conseguenza va gestito in maniera oculata. Un
compito, questo, che la So.Ri.Cal. ha dimostrato di svolgere male.
Detto questo c’è da ravvisare un altro problema, che riguarda da vicino il
Comune di Rende: perché si trova inserito tra i Comuni morosi che non
pagano la fornitura idrica alla società partecipata? Che fine fanno i soldi
dei cittadini che pagano la bolletta del servizio idrico integrato? Stiamo
rispettando i pagamenti per come previsto dal piano di rientro rimodulato
che ha ricevuto la benedizione dalla Corte dei conti?
Di questo caso ci siamo occupati quando a Rende c’era ancora il commissario
Valiante. A lui presentammo un dettagliato dossier dove specificavamo che
le tariffe erano illegittime e che la società non avrebbe potuto procedere
con la riduzione della portata idrica. La risposta di Valiante fu quella di
concordare un piano di rientro dal debito (inizialmente stimato da Sorical
in 4 milioni di euro), assicurando che non avrebbe accettato nessuna
minaccia chiedendo anche l’aiuto del Prefetto.
Oggi Manna che fa? Sa che il nostro Comune risulta tra quelli morosi? Quali
iniziative intende assumere per continuare a garantire un servizio di
qualità?
Certo, non possiamo non sottolineare che ultimamente detto servizio lascia
a desiderare in molti quartieri della città, arrecando non pochi danni ai
cittadini oltre che alle attività commerciali che lavorano nel settore
della ristorazione. Ma tutto questo Manna non lo sa…?
Chiediamo al sindaco di emettere un’ordinanza con cui si diffida la Sorical
dal ridurre le forniture d’acqua ai cittadini di Rende. Qualche altro
sindaco ha agito così e la Sorical si è opposta ma ha perso la causa sia
davanti al Tar (vedi sentenza n.00069/2013) che al Consiglio di Stato
(sentenza n. 02203/2013). L’avvocato Manna potrebbe farsi consigliare dal
pool di avvocati che ha scelto e che il comune di Rende ben paga.
Ricordiamo infine che la riduzione della portata di acqua per i Comuni è
illegittima, perché fondata sulla richiesta di somme, parte delle quali già
dichiarate illegittime dalla Corte dei Conti; Inefficace, perché la
diminuzione dell’erogazione della portata d’acqua non assicura in alcun
modo la Sorical della possibilità di rientrare nelle somme richieste, anche
perché interviene su Comune in crisi economica-finanziaria; Miope e
ingiusta, perché finisce per colpire indiscriminatamente tutti i cittadini,
soprattutto i cittadini che pagano regolarmente l’acqua e i servizi
essenziali e che sono costretti a subire l’inefficiente gestione
amministrativa della politica (sia del Comune, comunque moroso, sia della
Sorical stessa).