Rientrata la Carovana Solidale e Resistente Calabrese Dopo una settimana di attività, svoltesi all'interno dei campi in Grecia, a sostegno dei profughi di guerra scappati dalla Siria
Reggio Calabria – Nella serata di ieri è rientrata in regione la Carovana Solidale e
Resistente Calabrese. Dopo una settimana di attività, svoltesi all’interno
dei campi in Grecia, a sostegno dei profughi di guerra scappati dalla Siria
sotto i bombardamenti e in fiamme da troppi anni.
Il lavoro svolto ha garantito la distribuzione di aiuti umanitari, dalle
medicine alle stufette, dagli indumenti contro il freddo, ai giochi per i
bimbi. Immensa è la sofferenza dei profughi, tantissime le patologie
riscontrate, grandissima la disperazione per la condizione disumana nella
quale si trovano. Le circostanze di vita sono così difficili e prive di
speranza per una soluzione futura che, moltissimi tra i profughi sono
voluti ritornare in Siria, ancora in guerra. “*Prima, in Siria, si moriva
sotto le bombe ma qui, in tenda da mesi e mesi, al caldo ed al freddo,
senza alcuna prospettiva in avanti, stiamo morendo ugualmente*”. *“Ma com’è
possibile che le Nazioni Unite, dopo un anno, non siano capaci di
affrontare e risolvere un problema che riguarda 60.000 siriani in fuga
dalla guerra?”. “Perché l’Europa ha avuto paura di noi, hanno fatto entrare
alcuni dei nostri e, poi, hanno chiuso le frontiere?”. “Open the borders”*
è scritto all’ingresso dei campi.
Altissima è la presenza di bambini ed adolescenti, c’è chi non frequenta
più la scuola da anni, *“a costo di fare anche l’elemosina riuscirò a fare
il medico, per aiutare la mia gente, era il sogno di mio padre morto sotto
le bombe ad Aleppo”, “prima o poi riprenderò gli studi, voglio fare
l’avvocato, per difendere i diritti umani negati al mio popolo”*.
Le prospettive per il futuro rendono la loro condizione più grave, in tanti
immaginano una triste fine per la Siria, divisa e smembrata nel suo
territorio tra le parti in conflitto, come unica soluzione possibile.
La presenza di una Carovana Solidale, proveniente da una tra le regioni più
povere e in difficoltà d’Europa, ha riempito d’affetto i profughi siriani,
tra i diseredati del mondo; anche per questo, i partecipanti
all’iniziativa, in rappresentanza di quattro tra le province calabresi,
hanno valutato positivamente l’impegno dei tanti che hanno voluto sostenere
questo viaggio di solidarietà. “Long life to international solidarity!”.