Rifiuti, movimento Terra e popolo: “Geraci prenda le distanze dalla Regione o si dimetta”
redazione | Il 17, Feb 2014
“Corigliano corre un pericolo gravissimo”
Rifiuti, movimento Terra e popolo: “Geraci prenda le distanze dalla Regione o si dimetta”
“Corigliano corre un pericolo gravissimo”
Riceviamo e pubblichiamo:
Nonostante la comparsa alla manifestazione del 12 Febbraio a Rossano ed il successivo sfogo a
mezzo stampa, l’Amministrazione Comunale di Corigliano ed in particolare il sindaco Geraci continuano
a latitare sul fronte del bando sull’esportazione all’estero dei rifiuti.
Registriamo nuovamente con incredulità che, non solo non si è proceduto a convocare un consiglio
comunale straordinario ad hoc su questa drammatica questione, ma si è addirittura convocato un
consiglio comunale ordinario senza neanche mettere all’ordine del giorno l’argomento, segno che la
Giunta comunale continua goffamente a voler impedire alle istituzioni democratiche di esprimersi sulla
questione.
Inoltre non abbiamo registrato alcuna presa di posizione concreta del Sindaco nei confronti della
Regione Calabria e della Giunta Regionale, nonostante il Governatore Scopelliti e l’Assessore
Pugliano, gli artefici di questo bando ammazza-sibaritide, siano dello stesso colore e dello stesso
partito del Sindaco.
Il Sindaco ha il dovere di difendere gli interessi della comunità coriglianese, ed in particolare dei settori
della pesca, dell’agricoltura e del turismo, a maggior ragione nei confronti di una giunta regionale
politicamente affine. Ed invece l’Assessore Pugliano ed il tecnocrate Gualtieri continuano ad ignorare
con arroganza le richieste sacrosante di questo territorio per cui Geraci decida da che parte stare.O si è
dalla parte della comunità e della sibaritide o si è dalla parte della partitocrazia scopellitiana.
Prenda le distanze dalla Giunta Regionale oppure si dimetta mestamente in quanto non in grado di
difendere gli interessi della comunità.
Il pericolo che sta correndo Corigliano è gravissimo: è assolutamente verosimile infatti che oltre alla
devastazione certa del porto, si possa tentare di realizzare un centro di stoccaggio in una delle zone
industriali intorno a Corigliano, che significherebbe circondare i capannoni di lavorazione delle
clementine e i moli pescherecci con centinaia di tonnellate al giorno di rifiuti maleodoranti, devastando
di fatto i due vettori portanti dell’economia territoriale.
Uno scenario che tenteremo di impedire con ogni mezzo, con o senza il sindaco.
Movimento TERRA e POPOLO