Rifiuti, Parentela (M5s): “No ecodistretto Castrovillari” "I ministri Galletti e Martina dovranno darci la loro opinione riguardo i vincoli ambientali ed il rischio idrogeologico e sismico esistente nell’area del cementificio e come intendano salvaguardare i prodotti agricoli e alimentari"
«E’ una pura follia politica portare i rifiuti di quasi tutta la provincia di Cosenza
nell’area del cementificio del comune di Castrovillari, che rientra nel distretto
agroalimentare di qualità e a poche centinaia di metri da un’area fortemente vincolata
e protetta».
È quanto afferma il deputato M5s Paolo Parentela dopo aver presentato un’ interrogazione
parlamentare per portare il caso in Parlamento. «Il Comune di Castrovillari – spiega
il parlamentare – rientra nel distretto agroalimentare di qualità di Sibari (DAQ)
che produce circa il 45% dei prodotti agro-alimentari calabresi ed occupa oltre 5.000
lavoratori. Tra le eccellenze locali vi sono i prodotti tipici DOP e IGP. Inoltre
l’area del cementificio, identificata per ricevere i rifiuti, è interessata da un
reticolo idrografico di corsi d’acqua sotterranei ed è situata proprio a cavallo
di faglie sismiche attive».
Il Cinque Stelle continua: «Recentemente, nel Piano Regionale Gestione Rifiuti,
si è provveduto, giustamente, a delocalizzare l’impianto di Lamezia Terme per
la vicinanza al Sito d’Interesse Comunitario (Sic) ‘Dune dell’Angitola’.
Alla luce di questo sarebbe assurdo localizzare un nuovo impianto a poche centinaia
di metri dal Parco Nazionale del Pollino, una Zona di Protezione Speciale ed al Sic
‘La Pertosa’, come sta avvenendo a Castrovillari. Il governo nazionale deve risposte
alle scellerate scelte che avvengono in materia ambientale nella regione guidata
da Mario Oliverio».
«I ministri Galletti e Martina – conclude Parentela – dovranno darci la loro
opinione riguardo i vincoli ambientali ed il rischio idrogeologico e sismico esistente
nell’area del cementificio di Castrovillari e come intendano salvaguardare i prodotti
agricoli e alimentari tutelati con marchi Dop ed Igp. Se la mia proposta di legge
per vietare la costruzione di impianti nei pressi di colture di pregio fosse stata
approvata, queste scelte folli di Oliverio e del Pd non sarebbero state possibili».