«Con un anno di ritardo il governo risponde alla richiesta del M5S di porre in atto
indagini approfondite sulle zone della Calabria potenzialmente inquinate dalla presenza
di rifiuti tossici illegalmente interrati». Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela
a seguito della risposta del Ministro dell’Ambiente Galletti a due interrogazioni
parlamentari relative al progetto MIAPI (Monitoraggio ed Individuazione di Aree Potenzialmente
Inquinate) ed alla vicenda di presunti interramenti di rifiuti tossici nel comune
di Lattarico (CS).
«Riguardo il progetto MIAPI – aggiunge l’esponente del M5S – il governo ci
ha comunicato che verranno approfondite le indagini attraverso il Comando dei Carabinieri
per la tutela dell’ambiente e l’Arpacal. Un elicottero con particolari dotazioni
tecnologiche ha prodotto una mappatura del territorio ravvisando la presenza di anomalie
che, attraverso una successiva verifica a terra, verranno eventualmente messe in
sicurezza o bonificate».
Il Cinque Stelle continua: «Galletti non ha smentito la presenza di rifiuti tossici
nel Comune di Lattarico affermando che ‘è stata inviata al Comando Carabinieri
per la Tutela dell’Ambiente la lista delle schede prodotte nell’ambito del progetto
Miapi che insistono sul territorio comunale. In tali schede vengono evidenziate le
aree che meritano una verifica puntuale tramite indagini in campo che sono ancora
in corso’. Il Ministro quindi non si sbilancia e mantiene segreti i risultati svolti
dall’elicottero in attesa di riscontro delle indagini in corso da parte del Comando
dei Carabinieri».
«Lo scopo – spiega il parlamentare – è giungere ad una completa ricostruzione
dei fatti segnalati al fine di acquisire informazioni circa l’esito di eventuali
procedimenti penali in corso e l’esatta individuazione delle eventuali aree oggetto
di smaltimento illecito. Ad ogni modo la risposta generica di Galletti ci lascia
perplessi visto che, nei mesi scorsi erano apparse sulla stampa rassicurazioni da
parte di alcuni politici locali».
«Ovviamente – conclude Parentela – resteremo col fiato sul collo del governo,
per accertarci che le indagini di approfondimento riguardo la presenza di rifiuti
tossici sul territorio regionale vengano condotte con la necessaria attenzione. I
cittadini di Lattarico e degli altri comuni calabresi eventualmente interessati dall’interramento
illecito di rifiuti tossici hanno bisogno di risposte veloci e che non lascino dubbi.
Solleciteremo la massima chiarezza e soprattutto la bonifica dei territori eventualmente
contaminati. La Regione Calabria, intanto, si svegli dal letargo visto che nelle
bozze del nuovo piano rifiuti non si ha ancora traccia del capitolo bonifiche. L’ultimo
piano approvato infatti risale al 2007».