Rifiuti tossici, quadro desolante nel Cosentino Lo sostiene il deputato M5S Paolo Parentela
«Il Governo si adoperi in fretta per garantire ai cittadini dell’altro
tirreno cosentino la mappatura dei siti inquinati e la relativa bonifica».
Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela, dopo aver presentato un atto di
sindacato ispettivo ai ministri dell’ambiente e della salute. «Nei giorni
scorsi – prosegue Parentela – grazie alle indagini portate avanti dai
tecnici del progetto ‘Monitoraggio e individuazione delle aree
potenzialmente inquinate’, è emerso un quadro desolante nelle zone del
torrente Abatemarco, nelle cui profondità potrebbero essere nascosti
rifiuti pericolosi o radioattivi. Lo stesso vale per altre zone perlustrate
nei territori di Lago e Scalea, sempre in provincia di Cosenza».
Il parlamentare dei Cinque Stelle continua: «Ho chiesto ai ministri
interessati di rendere pubblici i risultati delle indagini il prima
possibile, anche al fine di favorire una pronta bonifica dei siti
eventualmente inquinati. È evidente come la Calabria soffra di un forte
inquinamento ambientale, dovuto agli interessi della ‘ndrangheta, che ha
utilizzato la nostra regione come una vera e propria immensa discarica
abusiva. Per questo motivo continuiamo a segnalare la necessità di un
inasprimento delle pene per i reati di carattere ambientale, che deve
essere accompagnato da una più massiccia presenza sul territorio».
«La Calabria – conclude Parentela – è la nuova terra dei fuochi.
Dimostrazione ne è la sempre maggiore incidenza di neoplasie tumorali nella
nostra regione. Per andare a fondo del problema, non mi stancherò mai di
ribadire l’urgente necessità dell’istituzione del registro tumori e del
registro epidemiologico in Calabria, mai veramente entrati in funzione».