Riforma Arssa, ieri a Cosenza riunione dei dipendenti autoconvocati
redazione | Il 16, Set 2011
Lo stato di agitazione del personale Arssa continua lunedì nella sede del Consiglio regionale a Reggio, dove sarà presente dalla mattinata per ottenere un confronto con l’assemblea consiliare della regione Calabria
Riforma Arssa, ieri a Cosenza riunione dei dipendenti autoconvocati
Lo stato di agitazione del personale Arssa continua lunedì nella sede del Consiglio regionale a Reggio, dove sarà presente dalla mattinata per ottenere un confronto con l’assemblea consiliare della regione Calabria
COSENZA – Ieri, a Cosenza, presso la sala consiliare dell’Agenzia regionale per lo Sviluppo e per i Servizi in Agricoltura si è tenuta una partecipata assemblea dei dipendenti autoconvocati della Funzione Pubblica dell’ARSSA.
Oggetto di tanto interesse, la proposta di legge di riforma degli Enti strumentali, al vaglio in questi giorni presso la sede del Consiglio regionale, che prevede, fra le altre modifiche, la loro privatizzazione.
I dipendenti della Funzione Pubblica dell’ARSSA stigmatizzano l’atteggiamento dei promotori della legge in quanto, nel caso dell’ARSSA, non si tiene conto del fatto che, degli 850 dipendenti, circa 270 afferiscono al contratto del pubblico impiego (CCNL Regioni e Autonomie locali), per essere stati reclutati con Pubblico Concorso. E, più nel dettaglio, 220 divulgatori agricoli sono stati selezionati con bando pubblico nazionale direttamente dalla Regione Calabria in ossequio ad un Regolamento Comunitario i cui fondi sono stati correttamente utilizzati dalla Regione per il pagamento degli stipendi per 6 anni.
Questo personale fornisce Servizi di Sviluppo in Agricoltura, a contatto diretto con le aziende agricole per consulenze su: fertilizzazione, difesa fitosanitaria, zootecnia, trasformazione casearia, olivicoltura, agrumicoltura, orticoltura, agricoltura biologica, opportunità legislative, ma è anche a servizio delle maggiori Organizzazioni Professionali Agricole e dei consorzi di tutela delle filiere più prestigiose della Calabria. Inoltre mette a disposizione servizi di carattere regionale come la pedologia (studio del suolo), la meteorologia ed il cartografico che ottengono una seria considerazione a livello nazionale.
Attualmente un 30% dei dipendenti FP ARSSA opera nell’ambito del Dipartimento Agricoltura ed è impegnato direttamente nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) Calabria.
Tutte queste funzioni sono oggi realizzate con appena il 25-30% dell’intero bilancio dell’ARSSA. Ma una vibrata indignazione si manifesta per l’attuale stato di stallo in cui versano i servizi che sono, di fatto, bloccati. I dipendenti ARSSA pongono una domanda all’Assessore Trematerra ed al Governatore Scopelliti: cosa fate con il 70-75 % del rimanente bilancio ARSSA? La risposta è funzioni improprie.
E, mentre la maggioranza, correttamente, si anima sui tagli ai costi della politica, in ARSSA c’è l’arrembaggio all’insegna del “si arraffi chi può e ciò che si può”. Prima dell’estate sono state autorizzate numerose promozioni nei comparti regolamentati da contratti di tipo privatistico (agricolo, trasporti, trasformazioni agroalimentari).
Il Presidente regionale della Coldiretti, Pietro Molinaro, intervenuto all’assemblea dell’ARSSA Funzione Pubblica, ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto in questi anni dai Servizi pubblici di Sviluppo Agricolo, il cui personale, per le specifiche competenze professionali, ha operato non solo fornendo una preziosa assistenza tecnica ma anche supportando il Dipartimento Agricoltura nell’istruttoria del POR e del PSR Calabria.
La CGIL FP con la presenza di Franca Sciolino ha ribadito che la riforma degli enti strumentali da parte del Governo regionale ricalca le scelte nazionali riguardanti lo smantellamento dei Servizi pubblici. Con ogni mezzo e nel più breve tempo possibile.
La CISL Provinciale, con Antonello Borsani, ha condiviso la posizione assunta dall’assemblea rispetto ai Servizi di Sviluppo in Agricoltura. Entrambi dichiarano la stretta vicinanza del sindacato alla lotta intrapresa da tutti i dipendenti FP ARSSA in linea con il documento programmatico di CGIL, CISL e UIL del 5 agosto 2011.
L’assemblea chiede alla politica di rivedere l’idea di fondo della riforma dell’ARSSA con la privatizzazione di tutti i suoi comparti. Chiede di verificare se non sia possibile un trasferimento delle competenze dello Sviluppo Agricolo nell’ambito della Giunta Regionale – Dipartimento Agricoltura al pari di quanto è stato già operato nelle Regioni Abruzzo e Toscana. Il trasferimento della dotazione organica della Funzione Pubblica dell’ARSSA in quella della Regione, può essere adottato agevolmente in considerazione dello stato giuridico pubblico dei dipendenti e del fatto che il bilancio dell’Agenzia fa parte integrante del bilancio regionale.
Se in questi giorni si è proceduto alla stabilizzazione dei dipendenti di Ente Fiera Reggio Calabria, Sviluppo Italia spa, Fondazione Campanella, enti afferenti al contratto privato o liquidati, non si vede proprio perché il personale pubblico selezionato dalla Regione Calabria debba essere sottoposto ad un processo di precarizzazione confinato in un’agenzia di diritto privato.
Lo stato di agitazione del personale ARSSA continua lunedì 19 settembre presso la sede del Consiglio regionale a Reggio Calabria dove sarà presente dalla mattinata per ottenere un confronto con l’assemblea consiliare della Regione Calabria.