“Rigenerare dignità e autonomia dopo la sconfitta a Catanzaro” E' quanto affermano i segretari dei circoli Pd S. Maria, Pontegrande e Mater Domini
La gravissima sconfitta subita a Catanzaro dal PD e dall’alleanza, impegnata a sostegno del candidato a sindaco Enzo Ciconte, richiede subito un confronto rigoroso all’interno e all’esterno del partito. Evitando rituali consunti,già sperimentati dopo le sconfitte conseguite in altre importanti città della Calabria, dove la mancanza di drastiche e visibili correzioni di rotta ha accentuato la caduta di credibilità del PD, con evidenti difficoltà amministrative e di governo, a partire dalla Regione.
A Catanzaro la proposta elettorale è stata clamorosamente bocciata dai cittadini, pur in un contesto contraddittorio che vede confermato il sindaco Abramo solo da 21.963 catanzaresi su 75.290 elettori. Un sindaco che non aveva brillato per successi e qualità amministrativa si è potuto giovare degli errori dello schieramento che avrebbe dovuto conquistare i cittadini su un’alternativa credibile. Perciò a nostro avviso, non si può giocare a scaricabarile tra Partito, candidato a sindaco e coalizione, che evidentemente hanno saputo attrarre solo le critiche dell’elettorato.Il PD confinato a un residuale 5%, la coalizione logorata nella ricorsa convulsa dei preferenze individuali e il candidato sindaco incapace di percepire in tempo ampiezza e qualità del voto disgiunto.
Chi ha pianificato e condotto, ai vari livelli, queste impostazioni abbia adesso la dignità di assumersene ogni responsabilità e farsi da parte.
Noi della Sinistra, pur minoranza nel recente congresso, avevamo messo in guardia rispetto a superficiali previsioni di vittoria basate sul numero delle liste e sugli accordi interpersonali che hanno ignorato la questione, da noi posta, di saper unire innanzi tutto la composita e variegata area democratica e di sinistra catanzarese. Tale impostazione non ha saputo interpretare in tempo quell’ansia di rinnovamento che una parte ampia di elettori ha poi riconosciuto alla proposta Fiorita.
Avviamo dunque una discussione larga e trasparente nel PD e tra tutte le forze democratiche della città che non si riconoscono nella figura di Abramo, evitando una nuovo convulso avvitamento tra fasi congressuali improvvise e decisioni elettorali improvvisate. Prepariamo il Congresso cittadino e provinciale, senza scorciatoie tese a garantire di nuovo pacchetti di tessere per inaccettabili ambizioni personali. Le recenti elezioni dimostrano che si possono vincere i congressi e perdere subito dopo clamorosamente le elezioni.
Si richiede prioritariamente a livello nazionale un nuovo slancio in grado di rendere credibile la funzione concreta del Pd e la sua capacità di aggregare più vaste alleanze tali da contrastare le pretese di rivincita della “nuova destra a trazione leghista”.
Qui in Calabria saremo più vigili per contribuire a selezionare un nuovo gruppo dirigente in grado di rappresentare e difendere l’autonomia della Città di Catanzaro in tutte le sedi e per tutte le prossime scadenze politiche ed elettorali.
Maurizio Caligiuri – Segretario del Circolo S.Maria
Antonio Gigliotti – Segretario del Circolo Pontegrande
Pasquale Puzzonia – Segretario del Circolo Mater Domini