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Rinascita al centro storico di Cinquefrondi

| Il 14, Lug 2014

A distanza di un anno il Vallone Macario rinasce dalle sue ceneri

Rinascita al centro storico di Cinquefrondi

A distanza di un anno il Vallone Macario rinasce dalle sue ceneri

 

Riceviamo e pubblichiamo

Calde brezze d’estate, tra le petrose mie membra, dopo l’invernale oblio.
Sentire il soffocato core, sgombro d’alte erbe e rifiuti, palpitar col murmure
che m’attraversa.
Queste sarebbero state, forse, le parole che avrebbe utilizzato il Vallone
Macario, qualora fosse stato dotato di favella, nel ringraziare i membri del
movimento “Rinascita” e i numerosi volontari che, nella scorsa settimana, lo
hanno ripulito e rimesso al centro della vita quotidiana dei cittadini. Ad un
anno dalla prima iniziativa, l’attenzione ed il senso di cura delle istituzioni
comunali e di alcuni cittadini, nei confronti del centro storico, è rimasto
immutato, ed il Vallone è ritornato ad essere una discarica a cielo aperto.
Pertanto, nel riproporre l’iniziativa “Borgo futuro”, si è cercato di creare
le condizioni adatte per poter dare vita ad un progetto a lunga durata,
approfittando dell’imminente apertura dei nuovi piani strutturali regionali,
erogati dall’unione europea per gli anni 2014-2020. A tal proposito lo scorso
sabato, in Largo del Tocco, ha avuto luogo una tavola rotonda, alla presenza
del Prof. Alberto Ziparo, docente dell’Università di Firenze, di alcuni
cittadini e tecnici cinquefrondesi ed alla presenza di tre degli ex-sindaci
della città (Roselli; Manferoce; Carrera). Ad intavolare la discussione è stato
Antonio De Mujà, membro attivo del movimento, il quale dopo aver denunciato lo
stato di degrado e di non curanza, in cui, a distanza di un anno, si è
ritrovato il centro storico di Cinquefrondi, ha fatto un resoconto dettagliato
dei lavori di ripulitura e di ripristino, culminati col riposizionamento del
cappello della antica fontana in ghisa, di Largo del Tocco, risalente ai primi
anni del ‘900, ritrovato da Claudio Napoli. Al seguito della relazione la
parola passa al professore Ziparo, il quale ha messo in evidenza, con dati
Istat, la mancanza di nuovi spazi disponibili alla edilizia nelle città
italiane, e pertanto ha proposto come soluzione, sul modello toscano e di
Riace, il ripristino delle abitazioni dei centri storici attraverso una gara di
progetti da includere nei piani strutturali regionali. Su quest’ultimo tema è
intervenuto il consigliere provinciale avv. Giuseppe Longo, il quale ha fatto
notare la presenza di un bando provinciale, afferente al ripristino dei centri
storici, dal nome “Borghi Vivi Piana” e per il quale l’amministrazione di
Cinquefrondi, non ha ad oggi presentato alcun progetto. Sul tema dei piani
strutturali è anche intervenuto l’ex sindaco dott. Alfredo Roselli, il quale
ha ricordato, che già durante la sua amministrazione, la regione aveva
approvato un progetto di recupero del centro storico, progetto bloccato all’
insediarsi del nuovo governatore regionale Giuseppe Scopelliti. Di progetti ed
innovazioni urbanistiche bloccate sul nascere, ne ha anche parlato l’arch.
Salvatore Mazza, il quale ha ricordato l’aver proposto, negli anni novanta, in
veste di consigliere comunale, l’avvio a Cinquefrondi del piano regolatore,
piano di cui tutt’ora sono privi i più grandi centri calabresi. Inoltre l’
architetto, nel corso del suo intervento, ha ribadito l’importanza dei centri
storici, apportando soluzioni pratiche, come, la gara di progetti, l’
abbellimento degli stessi da parte di opere di artisti, con la nascita di un
museo all’aperto ed il ripristino e la riapertura delle abitazioni abbandonate.
Altro progetto troncato è stato quello proposto da Renato Macedonio, qualche
anno fa, all’amministrazione comune, in merito alla nascita di un percorso
naturalistico-archeologico, che sarebbe dovuto partire proprio da largo del
Tocco. Ha inoltre denunciato lo stato di abbandono degli scavi della Villa
Romana e della conceria, la quale conserva ancora, al suo interno, sostanze
tossiche, che possono penetrare nelle falde acquifere. C’è inoltre chi ha
proposto, in alternativa ai fondi strutturali, l’utilizzo dei fondi diretti
europei, fondi che possono essere richiesti senza avere come intermediari la
regione. Infine non sono mancate testimonianze dei componenti del movimento
“Rinascita” , come il consigleire comun ale Flavio Loria ed i membri attivi
ALberto Conia, Antonio Sorbara e Danilo Loria. A chiudere gli interventi è
stato l’avv. Michele Conia, capogruppo di “Rinascita”, il quale ha prima di
tutto ringraziato tutti gli intervenuti e gli uomini e le donne, che insieme a
lui, si sono sporcati le mani nel riportare alla luce l’intero Vallone. Un
ringraziamento particolare è stato rivolto a Francesco Bonini, il quale ha
galvanizzato l’operazione di ripristino della via che conduce al cimitero. Dopo
aver raccolto e risposto agli interventi, si è inoltre impegnato nel proseguire
le attività avviate in questi anni, qualora dovesse diventare sindaco della
città.
Al termine della lunga discussione, ci si è tutti spostati sulle scalinate
che, da dietro largo del Tocco, formano un piccolo anfiteatro, per ascoltare il
magistrale concerto del duo Pentagramma. Composto dal pianista M° Daniele
Ciullo e dal clarinettista M° Michele Giovinazzo, il duo ha saputo rapire e
coinvolgere gli spettatori, passando dal blues allo swing e da questo alla
musica popolare ungherese ed ebraica. Il prossimo appuntamento sarà sabato 19,
ore 21.30, con Angelo Aiello e i suoi burattini.

 

Angelo Michele Mazza per RINASCITA PER CINQUEFRONDI