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Rinnovo del contratto degli assicurativi

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La demolizione dei diritti dei lavoratori attuata attraverso norme come quelle susseguitesi
negli anni a partire dalla “Fornero”, sta ricadendo a cascata su tutti i settori,
compreso quelli caratterizzati da, tutto sommato, positive relazioni sindacali. Ora
tocca, infatti, a quello degli assicurativi che con un contratto collettivo nazionale
scaduto da oltre due anni, pare essere travolto anche da questa tendenza con l’ANIA,
l’associazione delle assicurazioni, sempre più arrogante e arroccata su posizioni
di esclusivo interesse delle imprese che rappresenta. Ecco perchè Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” ritiene legittima oltrechè necessaria,
l’iniziativa delle organizzazioni sindacali di abbandonare il tavolo delle trattative
e di proclamare lo stato di agitazione come viene illustrato dal comunicato congiunto
di tutte le sigle che di seguito pubblichiamo:

“/A Roma il 14 gennaio, come previsto, si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni
sindacali e l’ANIA per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro
scaduto da oltre due anni. L’ANIA, anche in questo incontro, ha confermato la propria
posizione di chiusura nei confronti della piattaforma dei lavoratori ribadendo un
atteggiamento negativo che, di fatto, mette in discussione il sistema di positive
relazioni industriali che ha sempre caratterizzato il settore assicurativo e che
ha consentito di rinnovare i contratti nazionali e gestire le profonde riorganizzazioni
e fusioni che hanno coinvolto i gruppi assicurativi./

/Nella riunione odierna, anziché fornire risposte sui contenuti della nostra piattaforma
sindacale, per l’ennesima volta, l’ANIA ha posto al centro della trattativa questioni
di interesse esclusivo delle imprese proponendo una ristrutturazione del sistema
delle classi di anzianità che, se attuato, produrrebbe una sostanziale riduzione
del potere di acquisto delle retribuzioni./

/Gli incontri tenuti fino a oggi hanno evidenziato la notevole distanza delle posizioni
dell’ANIA rispetto al nostro obiettivo di un contratto che abbia una forte motivazione
sociale, a difesa dell’occupazione con soluzioni che migliorino l’area contrattuale,
che valorizzino e promuovano le professionalità di tutti i profili contrattuali,
che preveda un ammortizzatore sociale per tutti quei lavoratori coinvolti nelle aziende
in liquidazione coatta (fondo LCA)./

/Vogliamo un contratto adeguato alle trasformazioni e complessità del settore per
migliorare la qualità del servizio, in grado anche di favorire nuova occupazione
stabile di giovani e con un riconoscimento economico che incrementi le retribuzioni
delle lavoratrici e dei lavoratori che con il loro impegno e professionalità contribuiscono
agli ottimi risultati del settore assicurativo./

/Care Colleghe, cari Colleghi, è in questo quadro che le Organizzazioni Sindacali
hanno deciso di sospendere il negoziato e avvieranno nei prossimi giorni una serie
di iniziative e la proclamazione dello stato di agitazione della Categoria, non escludendo
azioni di mobilitazione delle Lavoratrici e Lavoratori, partendo subito dagli attivi
regionali unitari dei quadri sindacali e dalla convocazione di assemblee delle Lavoratrici
e dei Lavoratori in tutte le imprese di assicurazione per sviluppare un dibattito
ampio, partecipato e approfondito sulla situazione di pesante difficoltà della trattativa
che possa consentire una ripresa del negoziato, su basi diverse da quelle sinora
evidenziate, che punti effettivamente a rinnovare il contratto/”.