Ripepi: “Complotto contro Reggio? Può darsi” "Ma ordito da alcuni reggini ben noti"
In questi giorni infuria la polemica, per buona parte tutta interna al partito, che oggi regge le sorti contemporaneamente del Paese, della Regione Calabria e del Comune di Reggio Calabria, circa un presunto complotto ai danni di Reggio ordito dai soliti “nemici” di Cosenza e Catanzaro.
E’ molto probabile che i politici catanzaresi e cosentini tentino di tutelare gli interessi dei propri elettori, sembra strano?
Non dovrebbe essere la normalità che gli Amministratori di un territorio si adoperino per far finanziare opere e servizi a beneficio dei propri concittadini?
Ci rendiamo conto che per gli Amministratori ombra del Comune di Reggio questa non sia la normalità!
In effetti per loro, aspiranti sindaci trombati in passato e sindaci in carica di comuni viciniori, la priorità sono la faccende familiari: sistemare i cugini, far avere incarichi a personaggi di dubbia reputazione e amenità simili.
Se poi Reggio non è in grado di realizzare le opere già finanziate grazie alle precedenti amministrazioni, poco importa!
E’ quanto è successo per l’ennesima volta: il decreto n. 6850 del Dirigente del Settore “Procedure FESR attività economiche: programmazione ed attuazione” sancisce l’incapacità degli uffici comunali di Reggio ma anche l’inettitudine di chi ne ha la responsabilità politica.
Tale decreto, infatti, formalizza la revoca dei finanziamenti a favore dell’Amministrazione Comunale relativo a ben tre opere e più precisamente quelli relativi alla realizzazione di:
- un impianto di generazione di energia da fonti energetiche rinnovabili combinate sulla struttura sportiva di Parco Caserta;
- pensiline fotovoltaiche di copertura dei parcheggi del Ce.Dir;
- un parco solare fotovoltaico a concentrazione nella frazione di Gallina.
Forse questa Amministrazione, nei fatti, è contraria alle energie rinnovabili anche se va strombazzando il contrario?
Ci sembra quasi inutile sottolineare il grave danno arrecato alla città, sia sotto il profilo ambientale che economico, per non parlare della piccola boccata d’ossigeno che avrebbero ricevuto anche le imprese, con i conseguenti impatti occupazionali.
Se gli Amministratori non hanno colpe, quali provvedimenti sono stati adottati contro chi ha causato la revoca di questi finanziamenti?
Con quale coraggio tuoneranno ancora i soliti tromboni per gridare al complotto contro Reggio? Con quale credibilità rivendicheranno finanziamenti più cospicui? Purtroppo non sempre è sufficiente l’alibi della Città Metropolitana per coprire la propria inettitudine…
Dott. MASSIMO RIPEPI
Consigliere Comunale di Reggio Calabria (Forza Italia)
Delegato alle Città Metropolitane della Commissione Politiche Istituzionali e Riforme dell’ANCI Nazionale.
Membro del Coordinamento dei Sindaci delle Città Metropolitane dell’ANCI Nazionale.