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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Rischio listeriosi: il gelato è contaminato, Blue Bell lancia maxi richiamo Ad oggi tre morti e cinque ricoveri negli Stati Uniti. Il batterio mortale sarebbe stato contratto in ospedale dai pazienti che hanno mangiato milkshake preparato col gelato della ditta Blue Bell

Rischio listeriosi: il gelato è contaminato, Blue Bell lancia maxi richiamo Ad oggi tre morti e cinque ricoveri negli Stati Uniti. Il batterio mortale sarebbe stato contratto in ospedale dai pazienti che hanno mangiato milkshake preparato col gelato della ditta Blue Bell
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L’estate dovrebbe finalmente arrivare. Insieme a Sole e caldo, però, spesso arrivano
anche le tossinfezioni: con l’aumento delle temperature, infatti, d’estate aumenta
il rischio di intossicazioni alimentari. E’ notizia di qualche giorno che gli americani
sono alle prese con un’epidemia di listeriosi legata ai gelati confezionati della
ditta Blue Bell in Oklahoma. A causa del batterio della Listeria monocytogenes, che
si trasmette all’uomo attraverso alimenti contaminati e provoca l’infezione sono
stati registrati tre morti e cinque ricoveri in Kansas. Erano tutte anziane le persone,
che erano state ricoverate tra il gennaio 2014 e il gennaio 2015 nello stesso ospedale.
Ma solo pochi giorni fa si è riusciti a collegare tutti i casi tra di loro. Gli
anziani avevano mangiato il gelato Scoops della Blue Bell Creameries, comunicano
dai Centers for Disease Control and Prevention.“Intanto continuano gli accertamenti
per avere sicurezza del legame tra l’infezione e il gelato prodotto dalla Blue
Bell, nello stabilimento in Oklahoma. Nel frattempo Blue Bell Creameries ha annunciato
che sta richiamando tutti i suoi prodotti dai punti vendita a livello nazionale tra
le preoccupazioni intensificate circa la possibile contaminazione da listeria. In
particolare i gelati sono alimenti sensibili e facili alle culture batteriche, assicuratevi
che non siano scaduti e che siano stati conservati perfettamente. Non teneteli fuori
dal frigo se non per consumarli, e in ogni caso non conservate per più di 1-2 giorni
i dolci a base di creme e uova e a una temperatura di 5°C o inferiore. I gelati
debbono essere conservati in freezer, ma se sono stati in tavola fino a diventare
quasi liquidi non ricongelateli. Il gelato conservato in freezer deve essere consumato,
è una pessima abitudine, estrarre una vaschetta, consumarne un po’ e rimetterla
in freezer per più volte. Fate uscire dal freezer solo il gelato che consumate.
Infatti l’intossicazioni alimentare causata da listeriosi può assumere due forme,
quella diarroica più tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel
giro di poche ore dall’ingestione, e quella invasiva o sistemica, che attraverso
i tessuti intestinali e il flusso sanguigno si diffonde sviluppando forme più acute
di sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso, tra l’ingestione del cibo a rischio
e la manifestazione dei sintomi possono passare anche periodi di tempo piuttosto
consistenti, in media sui 30 giorni ma in qualche caso fino a 90 giorni. I soggetti
a rischio, che abbiano ingerito alimenti potenzialmente contaminati, e che sviluppino
i sintomi nei tre mesi successivi, devono quindi sottoporsi agli esami diagnostici
previsti per escludere la presenza di Listeria.I primi sintomi sono spesso simili
a quelli di altre malattie derivate da alimenti contaminati: febbre, dolori muscolari,
nausea, diarrea. Quando l’infezione si diffonde al sistema nervoso, si possono
manifestare emicranie, confusione, irrigidimento del collo, perdita dell’equilibrio
o anche convulsioni.La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse,
malati di cancro, diabete, Aids, le persone anziane, i neonati e le donne in gravidanza.
Le donne in gravidanza sono, secondo i dati dei Cdc americani, 20 volte più suscettibili
alla malattia, che può causare aborto spontaneo o parto prematuro, morte in utero
o infezione del feto. I sintomi però, nel caso delle donne incinte, sono molto simili
a quelli di una influenza leggera.Tra i neonati, che hanno contratto l’infezione
dalla madre, il tasso di mortalità è piuttosto elevato, e la malattia si manifesta
sia sotto forma di polmonite che di meningite, difficilmente distinguibili a livello
sintomatico da infezioni causate da altri agenti patogeni. Nei neonati però la listeriosi
può dare luogo anche ad altri sintomi, come perdita di appetito, vomito, irritazione
epidermica. Anche quando l’esito della malattia non è fatale, il neonato ha comunque
il rischio di subire danni neurologici a lungo termine e sviluppo ritardato.La diagnosi
precisa di listeriosi può essere effettuata tramite analisi del sangue e/o del liquido
spinale.Le persone che hanno consumato il prodotto in questione e che presentano
questi sintomi dovrebbero consultare il proprio medico e richiamare l’attenzione
dei consumatori.L’allerta in questione, sottolinea Giovanni D’Agata presidente
dello “Sportello dei Diritti” risulta pubblicata sul sito istituzionale del
governo statunitense che si occupa di allerte alimentari. La nostra associazione,
quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa notizia, ritiene utile informare
anche i nostri connazionali che si trovano all’estero e che non potrebbero essere
messi a conoscenza in virtù della circostanza che l’allerta è indicata in lingua
tedesca.