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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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“Risultato Presidenziali Usa deve far riflettere il Pd” Lo dichiara Giuseppe Neri, Consigliere Segretario Questore Regione Calabria

“Risultato Presidenziali Usa deve far riflettere il Pd” Lo dichiara Giuseppe Neri, Consigliere Segretario Questore Regione Calabria
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Il risultato delle Presidenziali in America, ancor più del referendum “Brexit” del Regno Unito del giugno scorso oltre che a destare preoccupazione, per quanto concerne la stabilità politica ed economica dell’Unione Europea, obbliga il Partito Democratico ad un attenta e lucida riflessione.

Il gruppo dirigente democratico, a livello nazionale e a livello locale, ha il dovere di non sottovalutare l’esito che ha sancito l’uscita dall’Ue da parte di uno dei suoi pilastri finanziari; e soprattutto deve prendere atto che l’establishment democratico americano, sul quale si è fortemente allineato il nostro Premier è stato respinto dalle urne. Un malessere sociale globale che facilmente potrà trasferirsi in Italia. Il Partito Democratico ha la responsabilità come primo partito d’Italia e partito che guida il governo centrale, il governo regionale e l’amministrazione comunale, di discutere ed analizzare gli effetti Brexit – Trump in ottica referendaria. E deve farlo in fretta.

La sfida del 4 dicembre sulla Riforma Costituzionale va assolutamente contestualizzata all’interno di questo frastuono sentimentale e popolare che ha accompagnato al voto gli elettori britannici mesi fa e quelli americani qualche ora addietro.

Il Referendum Costituzionale con molta probabilità segnerà un passaggio cruciale per il Governo Renzi, e per tutta una classe dirigente che nel suo esito ha investito, e sta investendo, uno sforzo politico non indifferente. Senza entrare nel merito dei temi della consultazione referendaria, certamente validissimi e da sostenere con forza, non posso esimermi dal sottolineare che il contesto storico e politico di oggi, ci sta lanciando degli inequivocabili segnali di allarme.

Le amministrative in Italia, il referendum britannico e le elezioni americane, con le conseguenti dimissioni del Primo Ministro Cameron, e con il ridimensionamento del partito democratico americano, hanno determinato un quadro netto: ciò che chiede e desidera il popolo non trova riscontro nell’offerta politica che la classe dirigente al governo sta proponendo.

La vittoria di Trump è la plastica dimostrazione che le scelte politiche dei governi, su temi fondamentali e sensibili quali immigrazione, sicurezza e diritti civili, non trovano corrispondenza elettorale. Gli strumenti e le risoluzioni con le quali i governi intervengono in merito, risultano poco efficaci e poco attraenti, rispetto a quelli che sono i valori e i sentimenti di chi va a votare. Pertanto ritengo opportuno che il partito democratico oltre a portare avanti le ragioni del si, legittime e meritorie, non trascuri in questa fase delicata, i temi che gli elettori ritengono prioritari ed improcrastinabili.