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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Ritirati alimenti a base di latte prodotti in Romania Analogie con un’epidemia in Puglia nel 2013

Ritirati alimenti a base di latte prodotti in Romania Analogie con un’epidemia in Puglia nel 2013
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Tramite il sistema d’allerta per alimenti e mangimi RASFF sul mercato nazionale
è scattato un’allerta comunitaria di sicurezza rilanciato in Italia dal Ministero
della Salute riguardante il ritiro volontario per misura precauzionale di diversi
alimenti a base di latte prodotti dalla ditta SC BRADET (Romania). Tale informazione
è stata diramata in relazione a casi di Sindrome Emolitico Uremica (SEU) associati
ad infezione da Escherichia Coli O26:H11 avvenuti in Romania. I prodotti ritirati
sono stati distribuiti in alcuni Paesi europei tra cui l’Italia.Il Ministero della
Salute ha prontamente avvisato gli Assessorati alla Sanità delle Regioni coinvolte
nelle liste di distribuzione che coinvolgono Lazio, Toscana e Campania per
la verifica sulla distribuzione dei prodotti coinvolti e per l’adozione delle misure
sanitarie di competenza. Non si escludono successive distribuzioni in altre regioni.
In data odierna la Regione Toscana, a seguito delle verifiche effettuate dalla ASL
di Pistoia, ha comunicato un caso di probabile Sindrome Emolitico Uremica , clinicamente
diagnosticata, in un bambino di 14 mesi ricoverato presso l’Ospedale Mayer di
Firenze. In base alle informazioni disponibili, il bambino avrebbe consumato un formaggio
a pasta molle della summenzionata ditta rumena. Le condizioni del bambino sono serie
ma non gravi, il problema riveste una certa dose di attenzione perché la contaminazione
riscontrata in Italia potrebbe essere riconducibile ad un’epidemia che ha colpito
15 bambini in Romania alla fine di gennaio di cui tre morti. La USL3 della Toscana
ha effettuato un comunicato stampa per informare i cittadini. In Romania l’azienda
aveva avviato il 9 marzo 2016 il ritiro precauzionale dei propri prodotti caseari
per il sospetto di contaminazione da Escherichia coli O26:H11. Per questo motivo
l’azienda sanitaria Toscana in un comunicato “invita chiunque sia in possesso
di prodotti a base di latte della ditta SC Bradet s.r.l. a non consumarli e riconsegnarli
al più presto all’esercizio dove sono stati acquistati”. In attesa di ulteriori
accertamenti analitici, e a scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello
“Sportello dei Diritti [1]”, invita chi avesse acquistato i prodotti della ditta
rumena BRADET a non consumarli e a riconsegnarli all’esercizio dove sono stati
acquistati. La sindrome emolitico-uremica causata da Escherichia coli non è una
novità anche per l’Italia. L’epidemia fu registrata in Puglia nell’estate
del 2013 con 20 casi in bambini al di sotto dei 4 anni. Anche allora i sospetti si
focalizzarono sui formaggi e le indagini portarono alla chiusura di un caseificio.