Ritirato dalle farmacie un integratore di Vitamina D3, che spesso viene assunta da
donne incinte e bambini sotto i tre anni. Il provvedimento, evidenzia Giovanni D’Agata,
presidente dello “Sportello dei Diritti”, in attesa che il Ministero della
salute comunichi sul suo sito web la marca ed i lotti, costituisce una misura precauzionale
e non è legato a problematiche di sicurezza o ad alcun evento di carattere medico
in Italia. Mentre in Spagna, dalla fine di giugno 2017 ad oggi, sono rimasti intossicati
251 bambini che hanno assunto il Mulsiferol 600.000 UI / 10 ml. La vitamina D è
largamente considerata la più tossica di tutte le vitamine e i tremendi avvertimenti
a riguardo sono spesso divulgati per evitare un eccesso di vitamina D sia nella dieta
che nell’esposizione solare. Il dibattito sulla vitamina D ha comunque mancato
di prendere in considerazione l’interazione tra la vitamina A, D e K. Varie evidenze
suggeriscono che la tossicità della vitamina D risulta da una carenza relativa di
vitamine A e K. Quindi, la soluzione non è quella di evitare l’esposizione solare
o i cibi ricchi di vitamina D ma piuttosto di unire a queste azioni (e aumentare)
l’assunzione di vitamine A e K, con la dieta e/o integratori. La segnalazione diffusa
ieri dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti, farmaci e presidi medici
(RASFF) è stata inviata dal Ministero della salute italiano, da San Marino e dal
Ministero della salute spagnolo.