“Rizomata”, mostra di Kreszenzia Gehrer Domenica 25 settembre, alle 19, nello Studio Fotografico di Giovanna Catalano a Reggio Calabria
Dopo diversi anni di silenzio Kreszenzia Gehrer torna a esporre in una breve antologica, curata da Eduardo Grillo – autore e dottore di ricerca in Semiotica e comunicazione simbolica – e allestita con il contributo di Valentina Tebala, storica dell’arte e curatrice indipendente. La mostra, titolata “Rizomata”, si terrà il 25 settembre alle 19, presso lo studio fotografico di Giovanna Catalano in via Torrione 34 a Reggio Calabria.
“Il percorso che Kreszenzia Gehrer ha seguito in questi anni è logico e conseguente; e tuttavia manca un qualsiasi carattere di univocità. Kreszenzia ha visitato un settore dell’immaginario, il suo e il nostro, esplorandolo in tutte le direzioni, come fanno le radici; rizomata, dicevano i greci. E come il tragitto è rizomatico, così la cornice tematica è proprio quella delle radici, del radicamento nel passato caldo e confortevole, sebbene lontano e oscuro. Così, da ‘Die Erde’, la terra-Heimat patria e madre, luogo degli affetti sempre esposta al rischio di perdita, fino a ‘Das Unheimliche’, il perturbante, il familiare divenuto inconsueto e per questo angoscioso e spaesante. Ma il perturbante è anche un ritorno, il persistere dei fenomeni transizionali tipico dei giochi dei bambini. In fondo al sentiero si trovano inevitabilmente gli ‘spielende Kinder’, i bambini che giocano, ormai isolati e sommersi dal cinismo e dallo scetticismo.” (Eduardo Grillo)
Di fronte al deserto culturale, Kreszenzia Gehrer non avanza pretese o recriminazioni; si limita a mostrare la sua battaglia personale. Un naufragio intellettuale che non risparmia questa città, quando si veste di mistificazione culturale. Ma ogni naufragio – ci piace pensare – è una possibilità ulteriore, uno spazio aperto e sulla soglia in cui ampliare lo sguardo e approfondire la visione. Il suo lavoro restituisce così, in un contesto ben preciso, il diagramma di questo processo di crescita, doloroso ma necessario, che realizza il punto d’arrivo – o di partenza – di ogni esistenza consapevole.
Eduardo Grillo è dottore di ricerca in Semiotica e comunicazione simbolica. Ha insegnato Filosofia del linguaggio presso l’Università di Perugia. Si interessa di semiotica visiva, estetica e storia dell’arte, teoria della narrazione e della comunicazione. Ha pubblicato per Morlacchi Editore “Il compromesso dello sguardo. Cornelis Gijsbrechts e le ossessioni barocche” e “Post war dream(s). L’arte informale e l’utopia della comunicazione”, oltre a due manuali di semiotica per Carocci e diversi articoli su linguaggio, arti e media.
Valentina Tebala ha conseguito la Laurea Magistrale in Storia dell’Arte a Bologna, con una tesi di ricerca in Teorie e Pratiche della Fotografia incentrata sull’opera di Wanda Wulz, fotografa e futurista. Ha frequentato il Corso in Pratiche Curatoriali e Arti Contemporanee della School for Curatorial Studies di Venezia. Ha ideato e collaborato all’organizzazione e la curatela di progetti artistici ed editoriali. Scrive per il magazine trimestrale d’arte contemporanea Smallzine ed è corrispondente giornalista per la testata nazionale di arte e cultura contemporanea Artribune. Fa parte dell’associazione Artem Docere – Associazione Nazionale Docenti Disegno e Storia dell’Arte.