Rizziconi, beni per 1 mln di euro sequestrati alla cosca Crea Terreni, appartamenti, imprese e conti corrente riconducibili a Girolamo Cutrì, esponente di spicco della cosca, attualmente detenuto
Nella mattinata di ieri la Polizia di Stato ha messo a segno un ulteriore attacco agli interessi criminali della cosca di ‘ndrangheta dei “CREA”, operante nella piana di Gioia Tauro, attraverso l’aggressione ai patrimoni illeciti nella disponibilità dei suoi principali esponenti
Stamane, ad esito di una complessa attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica – Ufficio Misure di Prevenzione – di Reggio Calabria ed eseguita dalla locale Divisione Polizia Anticrimine, è stata data esecuzione a un decreto di sequestro beni emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione – nei confronti di CUTRI’ Girolamo, nato il 24.11.56 a Rizziconi (RC) in atto detenuto, esponente di spicco della citata cosca, operante nel comune di Rizziconi (RC) ed in quelli limitrofi della piana di Gioia Tauro (RC).
Il CUTRI’ era stato arrestato nel maggio 2014 dalla locale Squadra Mobile in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione “Deus”, coordinata dalla D.D.A. reggina, a carico di n.16 esponenti della citata cosca di ‘ndrangheta, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e truffa alla Comunità Europea. In particolare, l’attività investigativa aveva evidenziato l’assoluta egemonia della cosca “CREA”, esplicata sul territorio come una vera e propria “signoria”, sia nell’esercizio delle tradizionali attività criminali che nel totale condizionamento della vita pubblica, tanto da determinare, nel 2011, lo scioglimento del Consiglio Comunale di Rizziconi.
Le indagini patrimoniali hanno dimostrato che i citati soggetti, in virtù della loro appartenenza al clan mafioso, erano riusciti, con il profitto derivante dalla gestione delle attività illecite e avvalendosi della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo, ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che reinvestivano nell’acquisto di terreni, società e beni immobili, intestati, al fine di eludere la normativa antimafia, ai propri familiari o a soggetti terzi.
Il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione, accogliendo le risultanze investigative, ha disposto il sequestro dei seguenti beni riconducibili a CUTRI’ Girolamo:
- 2 appezzamenti di terreno di vaste dimensioni siti nel comune di Rizziconi (RC), intestati alla moglie del CUTRI’;
- 1 appartamento sito in Rizziconi, abitazione del nucleo familiare del CUTRI’;
- impresa individuale di CUTRI’ Vincenzo, nato a Cinquefrondi (RC) il 22.05.89, figlio di Girolamo, avente sede in Rizziconi (RC) ed esercente l’attività di coltivazione di frutti oleosi;
- impresa individuale di CUTRI’ Alessandra, nata a Cinquefrondi (RC) il 19.04.1991, figlia di Girolamo, avente sede in Rizziconi (RC) ed esercente l’attività di coltivazione di frutti oleosi;
- conti correnti e libretti di deposito.
L’operazione di carattere patrimoniale segue l’interevento che la Polizia di Stato realizzò in agro di Rizziconi nel gennaio decorso, che comportò la cattura di due superlatitanti, CREA Giuseppe, capo dell’omonima cosca, e FERRARO Giuseppe, ricercati da oltre 20 anni.
Il valore dei beni sequestrati ammonta complessivamente a circa 1 milione di euro.