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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Rizziconi, continua sciopero fame lavoratori casa riposo Protesta iniziata nella giornata di ieri sotto una pioggia battente

Rizziconi, continua sciopero fame lavoratori casa riposo Protesta iniziata nella giornata di ieri sotto una pioggia battente
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Lo sciopero dei lavoratori dell’Opera San Francesco d’Assisi di Rizziconi, è iniziato ieri mattina alle ore 8,00, accompagnato da un temporale e con le Lavoratrici e i Lavoratori stanchi per aver lavorato tutta la notte ma sostenuti da quelli che devono iniziare il turno di servizio alle ore 14,00. Questi uomini e donne non hanno alcuna intenzione di desistere, intendono portare fino in fondo la vertenza che riguarda il sacrosanto salario che non arriva da 8 mesi. Sono arrabbiati, infreddoliti e pretendono che le Istituzioni, a partire dal Prefetto di Reggio Calabria, si facciano carico del gravissimo problema che sta distruggendo la loro serenità familiare. Non è più tempo di mediazioni temporanee bisogna decidere una volta per tutte le sorti di una realtà produttiva e di grande valenza sociale come la Casa Protetta e di Riposo di Rizziconi dove sono ricoverati Anziani disabili bisognosi di cure e assistenza sulle 24 ore. Diventa intollerabile che a fronte di tanto lavoro si registri un arretrato stipendiale da capogiro.

Le continue promesse sono finite, adesso è il tempo mettere a luce i bilanci, entrate e uscite, improvvisi debiti che bloccano i pagamenti dell’ASP, nuove assunzioni di personale, esternalizzazione di servizi, e gestione delle entrate dirette da parte degli anziani ricoverati. Il tutto senza riuscire a garantire il salario al personale che presta l’assistenza diretta ai poveri vecchietti. Adesso basta! Non ci saranno mezze misure, né compromessi. Non è pensabile che a distanza di un anno dal ripiano finanziario si ritorni a non pagare i lavoratori e si riaffaccino debiti pregressi. Pretendiamo di sapere di chi sono le colpe dell’ennesimo disavanzo che ha fatto saltare il bilancio e ha messo in ginocchio le casse della Fondazione; pretendiamo che l’ASP di Reggio Calabria rispetti puntualmente i pagamenti delle fatture presentate mensilmente; pretendiamo che i soldi delle casse della Fondazione siano utilizzate prioritariamente per pagare gli stipendi dei lavoratori. Fino a quando non ci saranno certezze, sulla puntuale retribuzione mensile dei lavoratori e sulle 8 mensilità pregresse, lo sciopero della fame continuerà e sarà la dimostrazione dell’ennesimo appuntamento mancato della giustizia nella Regione Calabria.