Rizziconi, ecco i colletti bianchi con le mani sporche
redazione | Il 08, Giu 2014
Domenico Rotolo ex consigliere comunale e assessore della giunta Bartuccio
Rizziconi, ecco i colletti bianchi con le mani sporche
Domenico Rotolo ex consigliere comunale e assessore della giunta Bartuccio
ROTOLO Domenico, all’epoca assessore con delega allo Sport ed allo Spettacolo del Comune di
Rizziconi, in qualità di partecipe, quale diretto esecutore della volontà dei primati della cosca e,
quale emissario di questi, per avere svolto funzioni di trasferimento di comunicazioni tra CREA
Antonio e BARTUCCIO Antonino, in merito alla necessità di mantenimento di BRUNETTO
Giuseppina nell’incarico di segretaria al Servizio LL.PP. del Comune di Rizziconi ed alla volontà
dei CREA di far destinare un terreno a loro confiscato ad attività sportive piuttosto che ad alloggi
popolari; per avere, altresì, contribuito, attraverso le proprie dimissioni, allo scioglimento del
Consiglio Comunale di Rizziconi, in data 3 1 marzo 201 1 ;
Questione “Brunetto Giuseppina”
I1 27 Settembre 2010 BARTUCCIO Antonino riferiva, altresì, di ulteriori e significativi
episodi verificatisi in ambito municipale, nel periodo in cui aveva ricoperto la carica di Sindaco.
BARTUCCIO dichiarava che, in data 2 Agosto 2010, aveva sollecitato il Responsabile del
Servizio LL.PP. a rimuovere dall’incarico di segretaria del Dirigente del medesimo servizio la
signora BRUNETTO ~ i u s e ~ ~ i nnaon~ ‘a,v endo questa i titoli per ricoprire il predetto incarico,
essendo il profilo professionale della donna corrispondente a quello di operaio.
Stando alle nuove disposizioni del Sindaco, pertanto, la BRUNETTO di lì a poco avrebbe
dovuto prestare la propria opera nel settore manutentivo.
I1 successivo 15 Agosto, però, l’Assessore ROTOLO Domenico riferiva al Sindaco
BARTUCCIO, che CREA Antonio ‘”u Malandrinu” gli aveva chiesto di mantenere la BRUNETTO
nell’incarico di segretaria al Servizio LL.PP. del Comune di Rizziconi.
Nell’occasione, CREA aveva raccomandato all’Assessore di non riferire al BARTUCCIO
che, dietro tale richiesta, ci fosse proprio ‘”u Malandrinu”, ma di fare in modo che tutto apparisse
come espressione della volontà del ROTOLO: il nome del CREA, pertanto, non sarebbe mai dovuto
venir fuori,
Le direttive del Sindaco, disattese per oltre un mese, venivano applicate soltanto quando a
sollecitare l’adozione del provvedimento era il Segretario Comunale, dottoressa TRIPODI
~lisabetta*d~a,l momento che al Geometra MILIADO’ Antonio”, Dirigente comunale dei LL.PP.,
nella seconda metà di Settembre, veniva prospettata la possibilità di essere riconosciuto
responsabile di un procurato danno erariale derivante da un’eventuale richiesta di riconoscimento
economico, avanzabile dalla BRUNETTO, per lo svolgimento di mansioni superiori rispetto al
profilo professionale della donna.
I1 24 Settembre 2010, pertanto, il movimento interno veniva eseguito e la BRUNETTO,
che fino a poco prima si era occupata degli ordinativi e della predisposizione di determinazioni per
il Responsabile del Servizio, tornava nella disponibilità dell’ufficio finanziario nella qualità di
operaia.
Di seguito, testualmente, le dichiarazioni di BARTUCCIO sul punto:
“I1 2 agosto 2010, con una nota che esibisco, sollecitavo, fra le altre cose, al responsabile del
servizio LL.PP, nei confronti della signora Brunetto Giuseppina la cessazione delle mansioni di
segretaria del dirigente del servizio lavori pubblici del comune, di fatto svolte da costei, sebbene il suo
profilo professionale fosse quello di operaio Cat A. Con la suddetta missiva chiedevo al responsabile
del servizio LL.PP, la censura del reiterato comportamento scorretto posto in essere dalla signora
Brunetto Giuseppina nei miei confronti. L’ultimo evento oggetto della invocata censura era avvenuto il
precedente 31 luglio. I1 6 agosto 2010, dunque a quattro giorni di distanza da questa presa di posizione,
giungeva un esposto anonimo pesantemente denigratorio soprattutto nei confronti del dottor Martirio,
funzionario della prefettura di Reggio Calabria che aveva svolto le funzioni di commissario prefettizio al
comune di Rizziconi a seguito delle dimissioni del sindaco Bello. I1 15 agosto 2010, l’assessore allo sport
del comune di Rizziconi, Mimmo Rotolo, mi riferiva che Nino Crea gli aveva chiesto di mantenere al
suo posto la signora Brunetto Giuseppina, visto che io avevo chiesto che costei fosse adibita alle
mansioni proprie previste dal suo contratto, la qualcosa avrebbe di fatto comportato l’estromissione
dall’ufficio lavori pubblici e l’assegnazione alla manutenzione. L’assessore Rotolo mi aveva detto che
Antonino Crea gli aveva chiesto di far credere a me che la richiesta fosse sua, cioè dell’assessore e non
del Crea medesimo. L’assessore mi riferiva che avrebbe fatto credere al Crea che questa richiesta
pervenutami da lui, cioè dal componente di giunta, non potevo in nessun caso assecondarla. In sostanza
doveva apparire che la richiesta mi veniva fatta dall’assessore e che io l’avevo rifiutata allo stesso. I1
nome del Crea non doveva emergere, questo almeno era ciò che lui aveva chiesto all’assessore.
Dal 2 agosto 2010, data del mio provvedimento al 23/24 settembre 2010, il dirigente dei lavori pubblici
geometra Antonio Mibadò non aveva provveduto, contrariamente a quanto invece era tenuto a fare, a
dare esecuzione alle direttive da me impartite con riguardo alla corretta assegnazione delle mansioni
della signora Brunetto Giuseppina. I1 Miliadò assolveva tale compito successivamente solo quando
veniva posto dalla segretaria Elisabetta Tripodi di fronte alla prospettiva di poter essere un giomo
riconosciuto responsabile di un procurato danno erariale derivante da un’eventuale richiesta di
riconoscimento economico spettante per lo svolgimento da parte della dipendente di mansioni
superiori a quelle previste dal suo profilo professionale. I1 24 settembre mi perveniva una lettera con la
quale il responsabile del servizio LL.PP mi informava che aveva provvduto a mettere la Bninetto a
disposizione dell’ufficio finanziario nella sua qualità di operaia. In sostanza era stata data esecuzione alla
mia richiesta del 2 agosto 2010. A seguito di ciò, lo stesso giorno la signora Brunetto Giuseppina aveva
chiesto un periodo di congedo fino all’ 11 ottobre 2010. Presso il servizio LL.PP. la signora Brunetto
Giuseppina si occupava degli ordinativi, delle predisposizione delle determine del responsabile del
servizio stesso, trattava direttamente con le ditte esterne e con gli operai in ordine alle problematiche
amministrative dei lavori eseguiti per conto dell’Ente.” n
Diretto e penetrante, in questa occasione, il condizionamento, da parte di CREA Antonio, sull’amministrazione comunale: CREA, tramite l’Assessore Rotolo, consapevole messaggero delle
sue volontà, interveniva sul Sindaco al fine di evitare il trasferimento della BRUNETTO alle
mansioni (corrispondenti al suo inquadramento professionale) spettantegli.
In questo episodio emerge già tutto il metodo mafioso utilizzato dal CREA: comunicando
all’assessore i suoi desiderata, egli chiede espressamente di non fare il proprio nome al Sindaco ma
di prospettargli la questione come espressione della volontà dell’assessore stesso. Ciò all’evidente
fine di veicolare il “messaggio trasversale” all’effettivo destinatario: il Sindaco BARTUCCIO.
Questo episodio dimostra le seguenti circostanze:
1) CREA Antonio era assolutamente consapevole del timore che il suo intervento avrebbe
determinato nei confronti del destinatario finale del suo messaggio. La spregiudicatezza del suo
agire è espressione del potere mafioso da lui esercitato, in quanto, appartenente alla omonima cosca
mafiosa;
2) CREA Antonio era, altresì, consapevole di poter avvicinare e veicolare “l’ambasciata”
attraverso l’assessore Rotolo che, lungi dal rifiutare la pretesa di condizionamento avanzata dal
CREA, si rendeva consapevole messaggero della sua volontà al BARTUCCIO. Né il ruolo pubblico
rivestito da ROTOLO (Assessore allo sport ed allo spettacolo) poteva giustificare
un’intermediazione nella vicenda.
ROTOLO, pertanto, ha dimostrato di essere un uomo a disposizione di CREA Antonio per
la veicolazione di messaggi a contenuto mafioso.
E’ evidente che il potere esercitato dal CREA attraverso quella “ambasciata” non fosse
espressione del singolo ma del potere mafioso della cosca di appartenenza. ROTOLO, pertanto,
consapevole di ciò, è un uomo a disposizione della cosca mafiosa;
3) Antonio MILIADO’, Dirigente dei lavori pubblici, sulla cui collaborazione,
evidentemente, CREA poteva contare, dal 2 agosto 2010 (data del provvedimento del Sindaco) al
24 settembre 2010, non dava esecuzione alle direttive ricevute, così impedendo il trasferimento
della BRUNETTO.
I1 pesante condizionamento dell’amministrazione comunale, pertanto, è andato a buon fine
ma solo per poco tempo: grazie all’intransigenza del Sindaco BARTUCCIO, il trasferimento della
BRUNETTO è comunque intervenuto, seppur soltanto il 24 settembre 2010.
Evidente la motivazione sottesa all’interessamento della cosca mafiosa nei confronti di
BRUNETTO Giuseppina: la donna, senza possederne i titoli, ricopriva un ruolo strategico
all’interno dell’amministrazione comunale. In qualità di segretaria del dirigente del Servizio
Lavori Pubblici si occupava degli ordinativi e della predisposizione di “determinazioni”, ossia di
quegli atti attraverso i quali i dirigenti o responsabili dei servizi, cui spetta le gestione dell’attività
amministrativa, esercitano il loro ruolo nelle materie di propria competenza.
BRUNETTO Giuseppina, pertanto, rappresentava, per la cosca mafiosa CREA, un elemento
strategico prezioso attraverso cui condizionare l’azione dell’amministrazione comunale nel settore
nevralgico dei lavori pubblici
Consiglieri comunali contigui alla cosca CREA
L’attività di indagine, pertanto, ha dimostrato che la cosca mafiosa CREA ha posto in essere
una serie di forti pressioni per ottenere le dimissioni del neo assessore RUSSO Michele ed il
conseguente scioglimento del Consiglio Comunale.
L’attività investigativa ha, altresì, consentito di individuare, allo stato, almeno due, tra i
consiglieri dimissionari, quali soggetti direttamente riconducibili alla associazione criminale:
ROTOLO Domenico e ALESSI Vincenzo.
L’ex Sindaco BARTUCCIO, infatti, il 09 Aprile 201 1, riferiva, infatti, di un episodio in cui
erano coinvolti alcuni componenti della famiglia CREA e l’Assessore ROTOLO Domenico.
In particolare, TRIPODI ort tu nata^^, vedova di CREA Domenico (fratello di CREA
Teodoro “‘u Murcu”), aveva promosso un’azione risarcitoria nei confronti del Comune di
Rizziconi, per via di una fuoriuscita di liquami dalle condutture comunali su-un terreno di proprietà
della stessa.
L’Assessore ROTOLO Domenico aveva richiesto al Sindaco la nomina, in qualità di legale
del Comune, del17Awocato ANASTASI ~ o s e t t a ~ ~ .
BARTUCCIO aveva rifiutato tale proposta, redarguendo l’interlocutore dall’interessarsi di
tali faccende, in quanto, non era compito della Giunta procedere a tali nomine, bensì del Servizio
Affari Generali, che vi avrebbe provveduto accedendo all’apposita Short List.
Da quel momento, l’assessore, per protesta, aveva posto in essere un atteggiamento
ostruzionistico nei confronti del Sindaco: si assentava dalle riunioni della Giunta, dimostrando
disinteresse per il compito istituzionale che gli era stato affidato.
Emblematico, pertanto, l’atteggiamento di ROTOLO, il quale, interessato alla nomina di un
legale per una causa in cui la madre di CREA Teodoro detto “‘u Biondu” aveva avanzato
richiesta di risarcimento al Comune, non venendo accontentato, iniziava un’azione di protesta
contro il Sindaco.
BARTUCCIO passava, inoltre, in rassegna ulteriori atteggiamenti ostruzionistici posti in
essere dall’Assessore ROTOLO, nel tentativo di evitare l’approvazione del bilancio prevista per la
seduta del Consiglio Comunale del 30 Marzo 201 1.
Tale atteggiamento era spiegabile, secondo BARTUCCIO, in quanto, ritardando la
convocazione del Consiglio Comunale e la conseguente approvazione del bilancio, sarebbe stato
possibile dilazionare ulteriormente il termine utile per pubblicare il bando relativo allo spazzamento
delle strade pubbliche cittadine, in quel periodo affidata in regime di prorogati0 alla FUTURA
SOCIETA’ COOPERATIVA di Cittanova, presso cui lavorava il Consigliere ANASTASI Giulio
(anche questi dimissionario come ROTOLO Domenico).
Proprio per questi motivi, il Sindaco BARTUCCIO aveva proposto ad alcuni rappresentanti
della maggioranza politica di riferimento di nominare, in luogo di ROTOLO Domenico, RUSSO
Michele Giuseppe quale Assessore allo Sport ed allo Spettacolo, giovane Consigliere Comunale che
aveva aderito al gruppo locale del P.R.I. facente capo a COPPOLA Domenico.
A: I1 tuo . . .
D: Mio cugino!
A: Tuo cugino, tu gli lasci la macchina, non gli chiedi spiegazioni? Io sai cosa
volevo capire? Intanto, Mimmo, t u una cosa . . . io non so se questa cosa finisce
qua o se io sono in pericolo perché aspettano che si raffreddi qualcosa e poi mi
fanno qualcosa a me, perché magari ora
D: No, ma penso di no, perché ormai .. .
A: A me non mi fanno niente … no però vedi che io ho fatto movimenti! Queste
cose qua, del Malandrino … io l’ho scritto sul giornale, allora mi ha chiamato il
giornalista io gli dissi: io non so niente della cosa …. E sono incazzato perché lui
andava .. Nino il Malandrino andava da Mimmo Rotolo, da Peppe Rotolo . . . l’ex
assessore mio, da Mimmo Rotolo
D: Si, si, si …
A: E gli diceva, vedi cosa mi scrive il Sindaco tuo? Siccome questi cazzoni gli
davano confidenza
D: E per questo!
A: Gli davano confidenza
D: Allora vedi che ti dico io che c’erano loro che …
A: Ma . . . io gli dissi di stare lontani, perché . . . io li vedevo
D: Perché tutta la rovina è stato lui … è stato Mimmo Rotolo e …
A: Mimmo Rotolo l’assessore!
D: e coso . . . come si chiama . . . Anastasi
A: Franco Barresi!
D: Barresi, tutto fino a117altra sera, siccome è consuocero con mio cugino, Franco
Barresi
A: Si, con Gullone
D: Con Gullone, veniva a casa mia a farmi il lavaggio della faccia, gli dissi: per
favore, fuori da casa mia!
A: I1 lavaggio della faccia perché?
D: Ora, per il fatto delle elezioni per la Provincia!
A: Ah! Però Mimmo . . .
D: Come lo stesso, quando è venuto Michele a firmare, quel giorno al Comune,
disse che si è presentato lui là, al Comune e disse: Michele Russo vieni qua, la
lettera la sai, altrimenti andiamo a casa mia che te la scrivo, andiamo a casa mia
. . . gli disse Michele mio . . .
A: Chi, chi?
D: Barresi!
A: Franco Barresi?
D: Eh! Gli diceva di scrivere la lettera che gliela scriveva lui la lettera di
dimissione! Vai, vai, gli dissi, non mi rompere le palle … scusami inc. fino a117altra
sera sono venuti a casa mia prima delle elezioni, con quello là per dirmi a me che
disse: diamo il voto a lui che facciamo inc.
A: Ma scusami, Franco Barresi è tanto … e tanto calamaro a mettersi d’accordo,
cioè questo qua ha perso pure le elezioni provinciali, perché io non mi sarei mai
candidato no … quindi io l’obiettivo mio l’ho raggiunto, guarda io non so, sono
tentato quasi, quasi a votare per Morabito e non per Raffa, perché altrimenti
rischia di salire questo! Però, e … Franco Barresi, se andava a mettersi d’accordo
con Nino il Malandrino a buttarci
D: Si, si, si, tutta la rovina . . . lo so da fonte sicura . .. io non ti dico
A: E con il Caracuzzo . .
D: Io non ti dico al Malandrino, io ti dico da fonte sicura, tutto questo casino,
questo caos è venuto per Franco Barresi! Inc. secondo me lo porta anche sul
giornale inc. è stato tutto … ci sono questi altri dietro, che poi questi qua, hanno
caricato tutte cose, però tutta la colpa è stata di Barresi e di Mimmo Rotolo
perché se l’è risentita che tu poi . . . si è ritirato . . .
A: Ma a me, Mimmo Rotolo
D: Ed è stata tutta questa qua l’assemblea
A: Mimmo Rotolo è un peccato che non lo abbiamo cacciato prima, perché questi
erano là … e da quello che ho capito io, si fanno il carnevale, si fanno questo, si
fanno l’interesse suo . . .
D: Poi, dopo
A: Sai Mimmo
D: Dopo che rubano a Santa Chiara, mettono le porte di ferro, dopo che sono
successe cose, mettono litigi e venivano a dirmi questo … ma non mi rompete che
non ne voglio che sapere niente
A: Mimmo, una cosa che io ti chiedo di farmi sapere, allora tu presumi che è stato
Mirnmo inc. come presumo io che è stato ~ i n oil ~ a l a i d r i n o. .. Allora la
preoccupazione mia qual è, per ora, possono lasciare che si raffreddi tutte cose no
…
D: Dici tu che non succeda qualcosa dopo!
A: A me ora non mi toccano, perché ora è troppo . . .
D: Pericoloso!
A: In caldo e .. . qualcosa esce fuori, no . . . perché tieni conto che . .. a tuo figlio,
non so, lo hanno chiamato sicuramente, non li hanno chiamate ai cosi, per
interrogarli?
D: No! Non lo ha chiamato nessuno a Michele.
A: Secondo me, comunque li chiamano … perché, perché, vogliono sapere no,
perché …
D: Certo! Perché secondo me, questa era la rovina che io gli dicevo, fatelo quanto
va a firmare, quando usciamo inc.
A: Fuori responsabilità … ti ricordi cosa ti dissi io quella sera? Ti dissi io: per non
creare, una situazione che poi lo metti nei guai a tuo figlio, aspetta dieci, quindici
giorni!
D: Ma quello che gli dicevo io, la sera gli dissi io a mio cugino
A: I1 Bilancio, lo abbiamo approvato, Mimmo! Noi … perché si doveva dimettere
dopo che abbiamo approvato il Bilancio? Tuo figlio non si è presentato quel
giorno, io, hai visto … non ho chiamato te, non ho chiamato nessuno
D: Ma lo so.
A: Vi siete …, non si è presentato tuo figlio, io non ho chiamato nessuno, io penso
che se avessimo fatto qualche cosa si poteva tenere in vita l’amministrazione,
però io non ho voluto toccare nessuno anche perché se qualcuno … l’aveva i
mente per fare … poi dovevano venire a prendere me e poi sarebbe successa l’ira
di Dio perché dovevano venire a prendere me e costringermi a dimettermi, ma
dovevano costringermi con una pistola alla testa a dimettermi perché altrimenti
non mi sarei mai.. .
D:Si, si, lo so.
A:Però dico una cosa, ora … il bilancio, il problema è che non volevano approvare
il bilancio.
D:Si, si, questo..
A:Ma una volta che il bilancio è approvato, che è stato approvato, perché lo
hanno costretto a dimettersi a tuo figlio?. . . perché? Se è stato approvato tutto.. .
D:Perché …
A:E tutto sarà fatto dai Commissari, i Commissari che sono persone perbene,
perché menomale che ci sono capitati, come a Rizziconi abbiamo sempre avuto,
persone.. . c’è stata qualche critica per il precedente Commissario.. .per coso.. . è
arrivata una lettera anonima, però io non ho visto il suo operato e non voglio
criticare, ma sto vedendo … sto osservando con attenzione questi, questi stanno
portando avanti tutto quello che noi abbiamo approvato in bilancio, ora dico io,
perché hanno voluto buttarci lo stesso inc?
D: Perché . . . sono più contenti che se li portano i Commissari i soldi
A: Inc. , c’è qualche altro problema sotto! Loro volevano colpire me, direttamente!
In particolare se era, sia Nino il Malandrino che Mimmo Cacaracuzzo. Questi,
perché questi due … soli possono essere … Ora io, il problema qual è ? Tu lo sai
chi è andato da tuo cugino!
D: Ti giuro, se ti giuro . . .
A: No, non mi giurare, non mi giurare, non voglio che mi giuri
D: Se ti giuro su mio figlio che è piccolino …
A: Non mi devi giurare! Tu devi avere pace e salute
D: Non lo so!
A: Tu e tutta la famiglia tua . . .
D: Se io ti ho giurato su mio figlio il piccolino che non ho … non so, non me l’ha
voluto dire! Io ti ho nominato a Nino il Malandrino che suppongo che
potrebbe essere lui che è andato lui là … altrimenti se questo mi ha detto di
no, altre persone non ne posso tenere sospetti io!
A: No, questo ti dice di no, questo ti dice di no, questo ti dice di no … che questo
ti dice di no, Mimmo, ma per forza ti deve dire di no!
D: Ma ho capito … ma non mi poteva dire di si? Però mi ha detto di no!
A: Perché in questo momento lui ha degli interessi economici enormi!
D: Perfetto!
A: E lui, stanno cercando … guarda, tu e qualche altro, da quello che ho notato
da qualcuno che è venuto a parlare con me, mi dicono, guarda tutti … vedi che il
Cacaracuzzo con te non ha niente … 0, sta tentando lui direttamente la strategia,
per fare pensare … che lui non centra niente, perché ha capito che ha commesso
un errore gravissimo . . . facendo quello che ha fatto, perché a Maurizio Licastro, lo
ha fatto dimettere lui! Maurizio Licastro gli guidava la macchina, faceva l’autista
D: Li ho visti, li ho visti che andavano sempre dietro a lui con la macchina
A: Gli faceva l’autista! E … Alessi è l’autista di Nino il Malandrino, gli fa
l’autista nei camion al Malandrino, va bene, quel ragazzo ha bisogno di lavorare
. . . no?
D: Perfetto!
A: Va a lavorare, dove gli capita, va a lavorare … ha una … Però, chi sono? I1
Malandrino e Cacaracuzzo! I1 Malandrino e Cacaracuzzo! Cioè, che cazzo gli ho
fatto … io di personale, non ho niente contro nessuno, nemmeno con loro,
credimi!
D: Si, si, certo!
A: Io, io, neanche con loro … di personale, io quello che ho fatto con loro, contro
di loro, l’ho fatto perché ho eseguito il mio dovere Mimmo! I1 mio dovere … ed io,
se loro, se vogliono … se io ho rubato un centesimo, che loro vanno dicendo che
ci siamo venduti i posti, ora vanno cercando scuse che . . . vanno dicendo . . . se io
ho preso un centesimo, un centesimo per i posti, per i posti, un centesimo, che
mi li compro . . .
D: Di medicine!
A: Miliardi di medicine per cose . . .
D: Altrimenti che se li comprino loro
A: Per cose, per malattie gravi!
D: Altrimenti che se li comprino loro!
A: Altrimenti, per raffreddore, a loro gli auguro solo un raffreddore, che se li
comprino d i medicine per raffreddore loro … A me, della mia onestà e della mia
cosa, non mi può dire nessuno niente, che vadano a guardare gli altri, in
particolar modo, questo Franco Barresi, che fino a ieri sera mi ha telefonato per
dirmi che viene Raffa ed io, me ne fotto di te e di Raffa volevo dirgli, perché mi
disse … lo sai che io e t e siamo i perdenti? Dissi io, certo … non è colpa mia, la
colpa è tua! Dissi io, altrimenti io ero Sindaco, se avessero continuato a ragionare
A: Scusa, tu sei nella maggioranza con me e tutti i giorni sei che parli, con il
Malandrino, con il Cacaracuzzo, con Mimmo Scarpa Lucida, con … con il
Professore Pappatico . . . con i nostri awersari, s i dovevano mettere d’accordo
come . .. allora, fino a che sono awersari politici uno può . .. con Mommo Ciampa
… Mommo Ciarnpa, non sai che interessi che aveva!
D: Si, si, lo so, lo so!
A: I1 fatto delle MAZZETTE!
D: O Nino, me ne vado che ho da fare … poi ci vediamo un giorno di questi qua!
I due si salutano