Una messa è stata officiata dal vicario vescovile don Peppino Acquaro

di CATERINA SORBARA

Rizziconi ha ricordato la strage del 6 settembre 1943

Una messa è stata officiata dal vicario vescovile don Peppino Acquaro

di Caterina Sorbara

In merito alla strage del 6 settembre del 1943, avvenuta a Rizziconi, dove morirono 17 persone e tanti rimasero feriti. Ecco cosa ha scritto nel suo libro lo storico rizziconese Ninì Catananti: <<Quella notte, l’ultima dell’infelice alleanza italiana con i nazisti (ormai solo formale e sconfessata dai fatti), con i suoi sinistri silenzi, i suoi fantasmi, le ombre di morte,le grida disperate ancora sospese nell’aria pesante, calando lenta su un paese frastornato e incredulo aveva imprigionato tutti nelle fitte tenebre del dolore, della sofferenza, della pazzia. Domani 8 settembre, l’armistizio, forse…la pace! Solo…restavano 17 morti da piangere, tanta violenza ancora da esorcizzare e un immenso, infinito dolore da patire…restava da piangere su quei poveri vecchi che, impotenti, sonnecchiavano al frizzante sole settembrino; su quelle mamme curve dalla fatica; su quei bambini spariti con tanta voglia di vivere…>>. Per ricordare meritatamente il sacrificio delle vittime, è stata celebrata a Rizziconi una messa solenne e deposta una corona di alloro ai piedi della stele eretta, in piazza 6 steembre 1943, proprio in loro memoria. Alla cerimonia, oltre al sindaco di Rizziconi, dott. Giuseppe Di Giorgio; al Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Giovinazzo; al consigliere, Coppola Domenico; al dott. Eduardo Lamberti Castronuovo; erano presenti molti primi cittadini dei paesi pianigiani. La Santa Messa è stata officiata dal vicario vescovile don Peppino Acquaro, il quale durante l’omelia, si è soffermato sui drammi e gli orrori che derivano dalle guerre. Il dott. Di Giorgio, durante il suo intervento, si è rivolto ai giovani, invitandoli a conservare i veri valori della vita, come la pace e la libertà. Invitandoli a ripudiare ogni forma di violenza. L’evento è stato concluso dal concerto dei giovani dell’orchestra sinfonica della Piana.