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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Rizziconi, triste Natale per lavoratori casa di riposo Gli stipendi dei dipendenti della Fondazione “Opera San Francesco D’Assisi" sono fermi al mese di Marzo 2015

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I lavoratori della Casa di Riposo e Protetta della Fondazione “Opera San Francesco D’Assisi” di Rizziconi, rischiano di passare un triste Natale. I loro stipendi sono fermi al mese di Marzo 2015 e le casse del datore di lavoro sono ancora vuote a causa dei mancati pagamenti, sia da parte della Regione Calabria che dell’ASP di Reggio.
L’ASP di Reggio Calabria non riesce a trovare la marcia giusta per partire e fare almeno l’ordinaria amministrazione, arrecando un serio danno a coloro che vivono di solo stipendio. Questo sarà se non arriveranno i mandati, dei mesi di Settembre e Ottobre entro il 15 Dicembre, alla banca tesoriera per istruire il relativo bonifico.
La Regione Calabria si presenta con i decreti di pagamento delle quote sociali, del primo trimestre 2015 ma, anziché pagare le strutture socio assistenziali, paga gran parte delle somme ad Equitalia, non provvede a pagare i saldi delle fatture pregresse dal 2012 al 2014 per circa un milione di euro e aspetta l’arrivo di decreti ingiuntivi gravati di interessi.
Questo è soltanto uno spaccato di una sanità malata che contagia gran parte delle realtà economiche in un settore molto delicato quale il Socio Assistenziale. Le strutture convenzionate, con la Regione Calabria e l’ASP di Reggio Calabria, continuano a “vivere” dei gravi disagi dovuti a reiterati ritardi di pagamenti e di proteste giornalieri dei dipendenti senza stipendio. Non è più sopportabile caricarsi di cartelle esattoriale per contributi non pagati e pignoramenti avanzati dai dipendenti per stipendi pregressi. Il Governo Regionale e l’ASP di Reggio Calabria devono osservare scrupolosamente l’Art. 66 della Legge 66/2015 che anticipa l’obbligo della fatturazione elettronica al 31 Marzo 2015 e pagare entro i 30 giorni successivi tutte le fatture pervenute nei termini di legge.
Non fare questo vuol dire far fallire un’importante settore, come il socio assistenziale, mandando a casa migliaia di lavoratori. Altro che rilancio dell’economia e dell’occupazione qui si tratta di far morire l’occupazione e chiudere decine e decine di strutture Socio Assistenziali dove risiede gran parte della popolazione anziana e disabile, mandando alla rovina centinaia di famiglie assieme a uno spaccato di economia calabrese.
Sicuramente non è questa la politica del Governatore Mario Oliverio che non vuole trovarsi un Natale di protesta con centinaia di famiglie sotto il palazzo della regione. Per evitare questo bisogna trasferire quel Natale sereno che tutti vorremmo, nelle case di questi lavoratori per alleviare stenti e sacrifici e dare loro il giusto e sacrosanto diritto di portare a casa il pane per i propri figli.

REGIONE CALABRIA
IL SEGRETARIO GENERALE S.U.L.P.I.
Giuseppe Gentile