Roccella Jonica ha festeggiato nel modo migliore la giornata dedicata alla Liberazione In costante contatto con la Prefettura, il Sindaco Vittorio Zito, ribadisce ancora una volta la soddisfazione di come sia stata gestita “un’operazione in mare così difficoltosa”
Di Mariateresa Orlando
Roccella Jonica ha festeggiato nel modo migliore la giornata dedicata alla Liberazione. Lo ha fatto attraverso mezzi, uomini in divisa, braccia operose ma mai sfinite. Perché quando si tratta di mettere in salvo un barcone carico di migranti, nessuno può lasciarsi piegare dall’indifferenza o dalla paura di un virus minaccioso e cruento. 119 persone (119 storie di oppressione e di miseria) sono state risparmiate alla morte. Il peschereccio, intercettato a 130 kilometri da Roccella, è stata tratto in salvo all’alba di sabato dalla motovedetta “CP326” in forza alla Capitaneria di Porto locale. Viste le avverse condizioni marittime, le operazioni di salvataggio si sono protratte per diverse ore, ma nonostante le difficoltà tecniche nei soccorsi, gli “Angeli del mare” sono riusciti a mettere in salvo tutti i migranti. Tra questi, con passaporto iracheno, siriano ed egiziano, ci sono interi nuclei familiari, ma anche 21 minori non accompagnati. Ad attenderli, in pieno vigore già dalle prime luci dell’alba, la macchina dei soccorsi costituita dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, nonché dai volontari della Misericordia e dell’Associazione “Aniello Ursino”. Presente anche il Comandante della Polizia Municipale, Alfredo Fragomeli, unitamente agli agenti comunali che, come di competenza, hanno coordinato le operazioni di primo soccorso e di assistenza. Ogni singola unità, nessuna esclusa, si è totalmente spesa per consentire ai naufraghi di mettere piede in una terra che li riconosca come uomini finalmente liberi. Come da prassi, tutti sono stati sottoposti al tampone per SarsCov-2 e per nessuno di loro si sono rese necessarie cure specifiche.
Nella giornata odierna, da quanto si apprende, dovrebbe già essere avviato l’iter per il trasferimento verso altre strutture.
In costante contatto con la Prefettura, il Sindaco Vittorio Zito, ribadisce ancora una volta la soddisfazione di come sia stata gestita “un’operazione in mare così difficoltosa”. Ma al di là degli aspetti tecnici, giustamente meritevoli di encomio, il Primo cittadino ha voluto mettere in risalto l’essenza prettamente umanitaria di un gesto che sposa a pieno i valori di accoglienza e uguaglianza. “Essere stati impegnati in queste operazioni di soccorso, esattamente nel giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione, non può che inorgoglirmi. Mettendo in salvo uomini, donne e sopratutto bambini, abbiamo contribuito tutti a realizzare il loro sogno, quello di salpare in un porto sicuro, l’Europa. Nel nostro piccolo- conclude il Primo cittadino- li abbiamo aiutati ad intraprendere un percorso di vita nuovo, all’insegna della giustizia sociale e della libertà”.