Roccella: Zito attacca Arpacal sui dati della differenziata Il vicesindaco di Roccella: «Incredibile vicenda. I nostri dati parlano del 73,44%, i loro solo del 51. Singolare trattamento per i rifiuti organici»
Nei giorni scorsi l’ARPACAL ha pubblicato il Report Rifiuti 2014 che riporta una percentuale di raccolta differenziata per Roccella pari al 51,46%. Un dato che in altri paesi sarebbe salutato con estrema soddisfazione ma che per noi e per i nostri cittadini rappresenta un dato allarmante.
Allarmati abbiamo, quindi, verificato i dati in possesso degli uffici e dichiarati nel Modello unico di Dichiarazione con il quale il Comune ha trasmesso ai competenti organi i dati di produzione e trattamento dei rifiuti per il 2014.
Quei dati riportano un dato di raccolta differenziata pari al 73,44 %. Quei dati sono stati comunicati all’ARPACAL.
Ci siamo quindi rivolti agli uffici regionali dell’ARPACAL per avere spiegazioni.
Ce le hanno date. Sono queste. E sono incredibili.
A partire dal dicembre del 2012 la Regione ha chiuso la linea di trattamento dell’umido organico dell’impianto di Siderno. Abbiamo da subito richiesto (fax del 24.12.2012) all’allora Commissario per l’Emergenza dei Rifiuti di essere autorizzati a portare l’umido raccolto in un altro impianto. Non avendo avuto risposta, nel febbraio del 2013 (nota prot. 3592) abbiamo intimato al Commissario di mettere a disposizione del nostro Comune un impianto di trattamento dell’organico comunicando che, in ogni caso, avremmo considerato le raccolte di umido effettuate come rifiuto organico riciclabile, indipendentemente dalle modalità di trattamento del rifiuto da parte dell’impianto presso il quale eravamo costretti a conferire l’umido.
Dunque. Dal 1 gennaio al 31 dicembre del 2014 i roccellesi ogni lunedì e venerdì (e in estate anche il mercoledì) hanno messo fuori la porta i rifiuti organici. I nostri operatori li hanno raccolti e portati nell’unico impianto nel quale eravamo autorizzati a conferire: l’impianto di Siderno. Lo abbiamo fatto dopo aver avvisato la Regione del fatto che avremmo considerato e dichiarato quel rifiuto come organico. La Regione non eccepisce nulla in merito.
Oggi l’Arpacal non prende in considerazione quella nostra comunicazione e su 1.050 tonnellate di organico portati a Siderno nel 2014, ne considera frazione riciclabile solo 458 sulla base dei dati comunicati da quell’impianto.
Una vicenda assurda, che sembra consegnare una verità incredibile: i cittadini fanno la raccolta differenziata dell’umido. Il Comune la raccoglie. La Regione non dice dove conferirla. Anzi, dice di conferirla a Siderno, dove non trattano l’umido. Il Comune chiede di portare l’umido in un altro impianto. La Regione non autorizza. Il Comune porta l’umido raccolto a Siderno. L’Arpacal oggi dice che gran parte dell’umido portato a Siderno non può essere considerato organico riciclabile ai fini del calcolo della percentuale di raccolta differenziata.
Qui non si tratta di essere primi o secondi. Si tratta di assumersi le responsabilità che competono ad ognuno. I roccellesi lo hanno fatto, raccogliendo l’umido. Noi lo abbiamo fatto, avvisando per tempo la Regione dei problemi.
Siamo sicuri, e abbiamo avuto rassicurazioni in merito, che ora lo farà anche la Regione. E siamo sicuri che a breve gli organismi competenti daranno le risposte giuste restituendo a Roccella i numeri di raccolta differenziata che gli sono propri.
Il vicesindaco e assessore all’Ambiente
Vittorio Zito