Rosarno, il Comune non si costituisce parte civile nel processo relativo alla lettera di minacce ricevuta dalla Tripodi
redazione | Il 02, Nov 2013
L’Udc chiede al sindaco perchè non ha coinvolto la Giunta comunale nella decisione
Rosarno, il Comune non si costituisce parte civile nel processo relativo alla lettera di minacce ricevuta dalla Tripodi
L’Udc chiede al sindaco perchè non ha coinvolto la Giunta comunale nella decisione
Riceviamo e pubblichiamo:
La sezione UDC di Rosarno al fine di fare chiarezza una volta per tutte su una questione spinosa, e per certi versi inquietante, ha chiesto formalmente al Sindaco di Rosarno, attraverso una interrogazione a risposta scritta, di chiarire i motivi per i quali non ha inteso coinvolgere la Giunta Comunale, per come ha stabilito all’unanimità il Consiglio Comunale, nella decisione di non costituirsi Parte Civile, in un processo in cui era evidentemente persona offesa in qualità di Corpo dello Stato, unitamente all’Ente comunale.
Ci riferiamo alla famigerata lettera di “minacce”, ricevuta dal Sindaco di Rosarno nell’agosto del 2011, a causa della quale la stessa è stata destinataria di un provvedimento di tutela, ed è assurta agli onori della cronaca nazionale come paladina antimafia. Una circostanza che le ha consentito di incassare premi e riconoscimenti nonché di essere considerata dal PD una “Sindaca Coraggio” spendibile come immagine nelle passerelle preelettorali.
Nonostante le numerose sollecitazione da parte dei consiglieri di minoranza, il Sindaco su questo preciso argomento, si è dimostrata evasiva e lontana dal soddisfare le esigenze di chiarezza palesate dai gruppi di minoranza.
Appare chiaro come l’immagine che il Sindaco ha tentato di costruire, di una Amministrazione della “Legalità” si contraddice con l’aver disatteso un atto fondamentale votato all’unanimità, che contrasta di molto con quella tanto sbandierata corretta aminnistrazione, unica direzione nella quale si sta muovendo il Sindaco tralasciando le reali necessità di una comunità sempre più in difficoltà.
A questo punto abbiamo chiesto al Sindaco che ci risponda in maniera scritta e ci illustri i motivi che l’hanno indotto, preliminarmente a non portare all’attenzione della Giunta la discussione sulla eventuale costituzione di Parte Civile nel processo,
considerato tra l’altro, che è il Sindaco che ha il potere di fissare i punti di discussione all’interno dell’organo Esecutivo.
E di conoscere con quella sufficiente chiarezza che è mancata sinora, quali siano state le ragione giuridiche, prima ancora che politiche, che hanno indotto il Sindaco ad assumersi esclusivamente la responsabilità di non partecipare la Giunta di tale rilevante decisione, e di non dare mandato all’ufficio legale di costituirsi Parte Civile, in un proccesso in cui il Comune di Rosarno era stato individuato tra le parti offese.
La nostra interrogazione è stata inoltrata in data odierna a S. E. Il Prefetto di Reggio Calabria affinchè possa anch’egli prendere atto di una situazione così tanto paradossale.
UDC ROSARNO