Rossano, monumento per celebrare la città del Codex E' l'emblema di questo angolo di Calabria
Rossano, Città del Codex. Continua a concretizzarsi con sempre maggior vigore, quell’opera di valorizzazione del monumento identitario, orgoglio del territorio, che, tra le tante iniziative, ha ispirato un’opera d’arte grandiosa. Un connubio tra identità e speranza: elementi chiave ed emblemi di questo angolo di Calabria. Così come lo è anche la Statale 106, la più pericolosa d’Europa, sulla quale si intrecciano migliaia di storie tristi, di tragedie umane e familiari e sulla quale viaggiano le speranze della Sibaritide. Questi due simboli, che rappresentano un ossimoro concettuale, convergeranno nella Macchina Armonica. Un nuovo monumento che nel suo concepimento richiama il prezioso evangeliario e che sarà installato lungo la SS 106, proprio all’ingresso della Città del Codex, con l’auspicio che la strada della morte, attraverso la celebrazione dell’arte pura, possa diventare presto la strada dello sviluppo per dare nuova vita al territorio ionico.
Partendo da queste premesse, l’Amministrazione Comunale ha voluto dare l’ennesimo impulso alla promozione del brand della Città del Codex, accogliendo la proposta di Ecoross Srl, inserita nel più ampio programma di supporto sociale e di sostengo all’urban art previsto nel capitolato per la raccolta differenziata, di installare la nuova opera unica dell’artista rossanese Pino Savoia sulla rotonda di contrada Frasso-Amarelli, lungo la statale 106. Il monumento sarà inaugurato il prossimo Venerdì 24 Luglio 2015.
Un atto di fiducia e speranza – dichiara il Sindaco – affinché nel prossimo futuro i cittadini rossanesi, della fascia del basso ionico cosentino e della Sila Greca possano vedersi riconosciuto il diritto di viaggiare su una strada moderna e sicura. È con questo spirito che abbiamo scelto di posizionare una nuova opera d’arte sulla Statale 106, all’ingresso del centro urbano. Non un monumento qualsiasi, ma frutto dell’ingegno e dell’antica tradizione artistica rossanese, che richiama nelle sue forme e nel suo spirito il più importante patrimonio custodito nella nostra Città, il Codex Purpureus Rossanensis. Il tutto – aggiunge Antoniotti – rientra in un programma di promozione del prezioso evangeliario che a breve, dopo la lunga, meticolosa e complessa fase di restauro avviata dall’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, ritornerà nella sua nuova sede del Museo diocesano, nel Centro storico. Un piano di promozione del Codice che abbiamo voluto partisse, innanzitutto, dalla fase conoscitiva di questo preziosissimo manoscritto agli stessi rossanesi. Prendere coscienza della preziosità del Codex anche attraverso una comunicazione visiva persistente. Inoltre, la scelta di installare un’opera di richiamo al Rossanensis in uno dei punti di accesso principale della Città è il migliore segno distintivo per quanti percorrono la Statale 106. La strada della morte, nota purtroppo per le sue tragedie. Ed è così che la Macchina Armonica assume una duplice valenza, promozionale e turistica, da un lato, e di buon auspicio dall’altra. Questa via di comunicazione, la più importante del territorio e la meno adeguata in assoluto per far muovere la nostra economia, rappresenta una sfida per tutti, cittadini e istituzioni locali. Già nei mesi scorsi – ricorda ancora il Primo cittadino – insieme agli altri colleghi del comprensorio, abbiamo avviato un’azione di monitoraggio e costante controllo per far sì che il Governo centrale e gli organi preposti non depennino definitivamente il progetto di ammodernamento della Statale 106, tra Sibari e Crotone, dai piani di rilancio delle infrastrutture. È questa una delle problematiche più annose e incombenti sulla quale intendiamo insistere per giungere ad una positiva risoluzione. Anche perché, il problema della mobilità è strettamente legato allo sviluppo del territorio, inficiando ogni possibile iniziativa mirata alla crescita turistica ed economica. Per andare fino in fondo e vincere questa battaglia, abbiamo bisogno di determinazione, ma anche di speranza. Ecco perché crediamo che la scelta di puntare sull’arte e installare un’opera, celebrativa di uno dei più importanti monumenti della Calabria e del meridione, proprio sulla Statale 106 è significativa del fatto che solo attraverso la riqualificazione di questa importante arteria stradale – conclude Antoniotti – questo territorio potrà aspirare ad uno sviluppo turistico ed economico concreto.