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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 17 DICEMBRE 2024

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Russo e Pugliese: «Apprezziamo l’Anpci. Importante l’impegno assunto sul problema della SS 106»

| Il 08, Set 2014

«La scelta di adottare la delibera sulla S.S. 106 scritta insieme al Prof. Russo da parte di tutti i comuni italiani aderenti all’Anpci è, infatti, l’ennesima dimostrazione di quanto la nostra sia una causa giusta e, soprattutto, una causa che riguarda l’Italia intera»

Russo e Pugliese: «Apprezziamo l’Anpci. Importante l’impegno assunto sul problema della SS 106»

«La scelta di adottare la delibera sulla S.S. 106 scritta insieme al Prof. Russo da parte di tutti i comuni italiani aderenti all’Anpci è, infatti, l’ennesima dimostrazione di quanto la nostra sia una causa giusta e, soprattutto, una causa che riguarda l’Italia intera»

 

 

Nell’ambito del XV° Congresso
dell’Anpci (Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni d’Italia), che è iniziato
venerdì scorso nel Comune di Calopezzati e si concluderà oggi nel comune di
Altilia (in provincia di Cosenza), il
sindaco di Calopezzati Franco Cesare Mangone nell’ambito dei saluti
istituzionali all’inizio dei lavori congressuali lo scorso venerdì ha suggerito
ai sindaci dello Jonio Calabrese aderenti all’Anpci di adottare la delibera per
la Nuova S.S.
106 scritta dal Prof. Francesco Russo (Ordinario in Trasporti e
Logistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria), e dall’Ing.
Fabio Pugliese fondatore del gruppo “Basta Vittime Sulla S.S.106”. Nel gruppo
(presente
nel noto social network Facebook), è possibile reperire il testo della delibera
suddetta.

A seguito della relazione del
Presidente dell’Anpci Franca Biglio, iniziati gli interventi, il Sindaco di Venaus
(TO), Nilo Durbiano
ha proposto al tavolo della presidenza (e quindi a tutti i sindaci presenti),
di fare in modo che tutti i piccoli comuni d’Italia aderenti all’Anpci adottino
la delibera in segno di solidarietà ed unità con i colleghi sindaci (ed i
cittadini), calabresi. La presidenza ha accettato la proposta di
Durbiano ed ha spiegato che nei prossimi giorni sarà pubblicata nel sito web
dell’Anpci la delibera affinché tutti i piccoli comuni d’Italia possano
adottarla.

«Sento l’esigenza – dichiara
Fabio Pugliese – di esprimere un
sincero, commosso e sentito ringraziamento al sindaco di Calopezzati Franco,
alla Presidente dell’Anpci ed a tutti i sindaci aderenti a questa prestigiosa
associazione per questa iniziativa: è così che si può iniziare
concretamente ad agire con fatti concreti per evitare altre vittime sulla
“strada della morte”».

«La scelta – continua Pugliese –
di adottare la delibera sulla S.S. 106 scritta insieme al Prof. Russo da parte
di tutti i comuni italiani aderenti all’Anpci è, infatti, l’ennesima
dimostrazione di quanto la nostra sia una causa giusta e, soprattutto, una causa
che riguarda l’Italia intera».

«Sono certo – conclude Pugliese – che quando le Istituzioni dello
Stato riceveranno la comunicazione delle delibere sulla S.S. 106 provenienti da
tutta Italia non resteranno indifferenti e, finalmente, faranno ciò che è
fondamentale fare: il loro dovere e, quindi, ammodernare la “strada della
morte”».

«Avere l’Associazione dei Piccoli Comuni Italiani accanto – segnala il
Prof. Francesco Russo – è motivo di speranza e di grande fiducia per la Calabria
e non solo per i
Comuni dello Jonio calabrese. Attualmente il 70% della popolazione
europea vive nelle aree urbane e metropolitane. Si prevede che entro il 2050
questa percentuale raggiungerà il valore dell’85%. A fronte di questa ulteriore
corsa all’urbanizzazione, il ruolo dei
Piccoli Comuni è, e sarà, ancora più importante, in particolare per Paesi come
l’Italia. Ai Piccoli Comuni è affidata la salvaguardia ed il controllo
del territorio del Paese e delle sue valenze. Il loro ruolo è, e sarà, più
importante della popolazione che risulta anagraficamente insediata».

«La fiducia e la speranza sono connesse all’importanza che l’Anpci ha
voluto riconoscere alla 106. La SS
106 è contemporaneamente fatto emblematico della disattenzione volta ai
territori ricchi di Piccoli Comuni e non violentemente urbanizzati, ma può
essere fatto paradigmatico di una nuova lettura, che torni a vedere nei Piccoli
Comuni una realtà importante per il Paese».