“Sa-Rc: domani ennesima ed inutile passerella” E’ quanto dichiara in una nota Nino Foti, vice coordinatore FI in Calabria
Il sito internet dell’Anas continua imperterrito a segnare con il suo countdown le ore e i minuti mancanti al completamento dell’A3, e domani il Premier Gentiloni e il Ministro Delrio si concederanno l’ennesima passerella beffa della travagliata storia di questa infrastruttura. Ma se solo fossimo intellettualmente onesti, di nastri da tagliare lungo il tragitto non se ne dovrebbero vedere proprio. E’ quanto dichiara in una nota Nino Foti, vice coordinatore di FI in Calabria.
Nonostante le favole raccontate dal suo predecessore infatti – continua Foti – il nuovo Presidente del Consiglio non si troverà a percorrere un’autostrada nuova di zecca ma si accorgerà molto presto di come si tratti in realtà di una vera e propria “messa in scena”.
Ad oggi infatti risultano anche sul già citato sito internet dell’Anas cantieri aperti per oltre 58 Km di tracciato, con lavori ancora da appaltare e che verranno comunque effettuati in forma parziale visto che per tentare di accorciare i tempi sono stati cancellati dall’elenco dei lavori di ammodernamento e classificati come interventi di “manutenzione straordinaria”. Per non parlare del mistero che avvolge il tratto che va da Campo Calabro a Reggio Calabria, un tratto inizialmente stralciato a metà, con lavori previsti solo fino a Scilla e con il paradosso di un’autostrada chiamata Salerno – Reggio Calabria ma che a Reggio Calabria non ci sarebbe arrivata mai. Ora pare siano stati appaltati i lavori per l’ultimo tratto che da Campo Calabro dovrebbe portare in città, quello che non si dice, oltre al fatto che i lavori ovviamente non sono ancora partiti in barba a tutte le previsioni di completamento dell’autostrada, è che i costi previsti per questo ultimo tratto sono di molto inferiori alle risorse già stanziate, con un avanzo di oltre 100 mln di euro che non si capisce dove siano andati a finire.
Una storia che in diversi passaggi – prosegue Foti – ha rasentato l’assurdo, come ho avuto modo di dire molto spesso, ma che non è stata purtroppo affrontata, dalle istituzioni competenti, con un approccio serio e responsabile. Mentre adesso più di qualche coscienza si è svegliata di fronte all’evidenza, per lungo tempo ogni mio sollecito è stato sempre respinto dai diretti interessati, in un assordante silenzio da parte delle istituzioni. Sin dal 2009, nella qualità di componente della Commissione Trasporti, ho infatti espresso le mie obiezioni alle bugie dell’allora Presidente Ciucci, mettendo addirittura in guardia anche il Presidente Berlusconi quando fu invitato a partecipare alla cerimonia di abbattimento del diaframma della galleria di Barritteri a Seminara.
Fortunatamente prestando ascolto al mio suggerimento, Berlusconi non partecipò a quella cerimonia risparmiandosi quantomeno l’imbarazzo di trovarsi suo malgrado a brindare ad un’eterna incompiuta dopo aver viaggiato su una sola corsia e senza percorsi alternativi prima di poter prendere parte alla “festa”. Nel corso di quella legislatura ho sempre continuato a contestare il modus operandi e l’“onestà intellettuale” del Presidente dell’Anas che come un mantra andava ripetendo che “alla retorica e alle polemiche avrebbe risposto con i fatti”, ma i fatti poi non si son visti.
Successivamente ho sottoposto la questione dell’A3, con un’articolata missiva, anche all’attenzione del Presidente del Consiglio Letta, spiegando perché i proclami sul completamento dell’autostrada erano da ritenersi, così come lo sono ora, assolutamente inattendibili. Al tempo addirittura a rispondermi fu lo stesso Presidente di Anas Ciucci, sostenendo ancora una volta di poter “confermare l’obiettivo già annunciato di chiudere tutti i cantieri entro fine del 2013”.
Peccato che da allora di anni ne son passati addirittura altri tre e di menzogne sotto i ponti ne abbiamo visto scorrere in grandi quantità, le ultime, e più copiose, come detto risalgono ai tempi recenti e hanno la firma dell’ex Premier Renzi. Spiace tuttavia constatare – conclude Foti – che anche il nuovo Presidente del Consiglio, sulla cui autonomia del resto non avevo riposto alcuna fiducia, presti il fianco ad un gioco così squallido esattamente sulla scia del modo di fare di chi l’ha preceduto.
Sarebbe stata questa l’occasione per segnare un punto di rottura e un’inversione di tendenza, da più parti auspicata, che virasse ad un maggiore rispetto delle istituzioni e soprattutto dell’intelligenza dei cittadini delle regioni del Sud. Così invece non è stato, visto che ha insistito come un vero e proprio clone, nel raccontare una realtà che non esiste, bruciando in pochissimo tempo quel credito di cui, seppur minimo, poteva disporre. E’ chiaro quindi che il solco del suo Governo non si discosterà da quanto gli italiani hanno visto fin’ora e che hanno chiaramente mostrato di non apprezzare ed è chiaro pertanto che mai come ora la nostra gente ha bisogno di una valida alternativa che riesca ad esprimere le loro necessità e che torni finalmente a dare loro la giusta considerazione.
Nino Foti
Vice Coordinatore Regionale Forza Italia Calabria