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Sabato l’ennesima morte sul lavoro, l’appello di Fillea Cgil

Sabato l’ennesima morte sul lavoro, l’appello di Fillea Cgil

| Il 29, Ott 2012

“Per il caso specifico dell’infortunio mortale chiediamo siano messe in campo tutte le azioni per risalire alle responsabilità del caso e nel frattempo reclamiamo in favore dei familiari della vittima la garanzia dell’assistenza e della erogazione tempestiva delle conseguenti prestazioni assicurative”

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Sabato l’ennesima morte sul lavoro, l’appello di Fillea Cgil

“Per il caso specifico dell’infortunio mortale chiediamo siano messe in campo tutte le azioni per risalire alle responsabilità del caso e nel frattempo reclamiamo in favore dei familiari della vittima la garanzia dell’assistenza e della erogazione tempestiva delle conseguenti prestazioni assicurative”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Ancora una volta un infortunio mortale sul lavoro , questa volta è toccato ad un lavoratore impegnato in un cantiere dell’A/3, tratto Bagnara-Scilla.

A distanza di pochi giorni dalla visita, in Calabria, della Commissione Parlamentare del Senato che si era incontrata con le parti sociali ed istituzionali per fare il punto sulle applicazioni normative in materia anti-infortunistica, quindi sulla prevenzione e sull’andamento degli infortuni e malattie professionali, si è consumata l’ulteriore vittima sul lavoro.

Quindi a poco è servita l’azione di denuncia sul fenomeno e sulla necessità di maggiori controlli, così come non serve l’azione postuma annunciata dell’ANAS che dovrebbe essere più attenta a far rispettare le norme sulla prevenzione e il rispetto del CCNL e non reclamare ad episodi avvenuti la solita commissione interna d’inchiesta.

Non esiste la necessità di compiere azioni straordinarie ma l’obbligo di verificare le applicazioni della contrattazione d’anticipo dovuta per una grande opera, così come è l’A/3 e per come previsto dalla contrattazione d’anticipo (art.113 del CCNL Edilizia) che regola le materie dell’organizzazione del lavoro, dei turni, dello straordinario e quindi di tutte quelle condizioni poste a tutela e salvaguardia del diritto all’integrità fisica e della salute dei lavoratori impegnati nelle lavorazioni, che devono vedere obbligate sia il contraente generale che le affidatarie di una grande opera pubblica.

La FILLEA CGIL sarà sempre di più impegnata nella segnalazione delle irregolarità in materia contrattuale e quindi nella prevenzione anti-infortunistica comunicando sia ai soggetti deputati alla vigilanza ed al controllo che alle forze di polizia, tutte le condizioni di irregolarità e di conseguenti rischi, con un’azione tesa a combattere lo sfruttamento dei lavoratori ed in particolar modo evitare eventi infortunistici.

Tutto quanto avvenuto nella giornata del 27 u.s., con l’ennesimo infortunio mortale sul lavoro e sul cantiere di una grande opera quale l’A/3 ci obbliga a denunciare l’esigenza di maggiori controlli nelle lavorazioni e per tutta la filiera delle imprese presenti nei cantieri, dal contraente generale alle relative affidatarie, a partire dalle elementari pratiche di informazione e formazione sui rischi lavorativi delle varie fasi delle lavorazioni e anche ad un controllo appropriato sull’utilizzo per qualifica, mansioni e turni di lavoro degli addetti.

Per il caso specifico dell’infortunio mortale chiediamo siano messe in campo tutte le azioni per risalire alle responsabilità del caso e nel frattempo reclamiamo in favore dei familiari della vittima la garanzia dell’assistenza e della erogazione tempestiva delle conseguenti prestazioni assicurative.

Seguirà la segnalazione che dovrà essere indirizzata alla Commissione Parlamentare, che dovrà prevedere un’integrazione di quanto già comunicato nei giorni scorsi e quindi proposte idonee a determinare un’azione di verifica legislativa dell’intera materia e comunque di avviare spunti pragmatici che prevedano un apposito monitoraggio di livello centrale degli eventi infortunistici, con misure che accompagnino in maniera produttiva sia l’azione di vigilanza e ispezione degli organi amministrativi territoriali che l’attività di repressione, attraverso le forze dell’ordine e gli organi giudiziari competenti, con l’affermazione del principio della espulsione dal mercato degli appalti, delle imprese irregolari per inosservanza delle norme per la sicurezza sul lavoro.

Segr. gen Fillea Calabria Luigi Veraldi

Segr. gen Fillea Gioia Tauro Mina Papasidero