Sacal, Panedigrano si scaglia contro Abramo "Verrebbe quasi da chiedere che alla sfrontatezza del sindaco di Catanzaro siano posti dei limiti per legge"
Udite, udite! Sergio Abramo ha inviato alla stampa un comunicato per sottolineare con tono sdegnato che: “La politica deve fare un passo indietro dalla gestione della SACAL”.
Non vi siete sbagliati. Si tratta proprio di lui. È il nuovamente Sindaco di centrodestra di Catanzaro. E’ quello che fu candidato col centrodestra alla Presidenza della Regione Calabria e, da sconfitto, fu per cinque anni consigliere regionale del centrodestra. E’ uno dei padroni di quel Gruppo Abramo che ha lucrosissimi, quanto inutili, contratti con la Regione Calabria (stampa del BUR Calabria, fonte Gian Antonio Stella) e che controlla la Camera di Commercio di Catanzaro e con essa una quota dei cosiddetti soci privati (privati di che?) della SACAL. E’ stato in quest’ultimo ventennio il perno della forza elettorale catanzarese del sistema berlusconiano. È proprio lui che, da Sindaco di Catanzaro, ha nominato quello stesso Colosimo che assieme all’imprenditore Noto (nominato nel CdA SACAL dalla Camera di Commercio presieduta da Paolo Abramo) e ad altri amministratori e dirigenti SACAL, risulta coinvolto in una indagine per associazione a delinquere, abuso d’ufficio e turbativa d’asta.
Ora, noncurante dell’indagine, ha confermato la sua piena fiducia a Colosimo. E chiede agli altri politici di fare un passo indietro.
Verrebbe quasi da chiedere che alla sfrontatezza siano posti dei limiti per legge. Ma forse è meglio berci sopra. Chissà che nei fumi dell’alcool non scopriamo di essere su “Scherzi a parte”.
Nicolino Panedigrano