Salmonelle negli anacardi Lo segnala oggi l'Ufficio federale della sicurezza alimentare americano
L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (FDA) ha lanciato
un’allerta alimentare. In migliaia di chili di anacardi prima del consumo sono state
trovate tracce di salmonella. I lotti so stati immessi in commercio tra il 18 febbraio
e il 20 marzo di quest’anno e possono essere contaminati microbiologicamente e per
questo motivo il produttore li ha ritirati, non potendo essere esclusi rischi per
la salute. La segnalazione è stata diffusa anche attraverso il sistema di allerta
europeo e sul sito governativo statunitense: http://giovannidagata.voxmail.it/nl/z431g/w1br5l/uf/4/aHR0cDovL3d3dy5mZGEuZ292L1NhZmV0eS9SZWNhbGxzL3VjbTQ1NDUwNC5odG0uSQ?_d=06E&_c=fe7504a3
batteri appartenenti a questo genere sono responsabili della “salmonellosi”,
una delle più frequenti malattie a trasmissione alimentare.Salmonella spp. ha come
habitat il tratto intestinale dell’uomo e degli animali e la sua presenza nell’ambiente
è conseguente a contaminazione fecale. Si distinguono salmonelle adattate all’ospite,
responsabili di tifo e paratifo nell’uomo, diffuse nei paesi in via di sviluppo,
e salmonelle non ospite-specifiche che possono infettare l’uomo e gli animali e
rappresentano un frequente agente di tossinfezione alimentare nei paesi industrializzati.
L’infezione si trasmette principalmente per via oro-fecale. In Europa la principale
via di contaminazione dell’uomo è rappresentata dal consumo di alimenti contaminati:
in particolare carne di pollo, tacchino e maiale, molluschi bivalvi, semi germogliati
pronti al consumo, uova e ovoprodotti, prodotti lattiero-caseari a base di latte
crudo, frutta e verdura crude. Gli animali domestici quali cani, gatti, uccelli,
roditori e rettili (iguane e tartarughe d’acqua) possono rappresentare, seppur
raramente, una fonte di infezione per l’uomo. Sintomi. Possono variare dai semplici
disturbi del tratto gastro-intestinale ( dolori addominali, nausea, vomito, diarrea,
febbre) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie e infezioni extra intestinali)
soprattutto nei bambini, anziani e nei soggetti immunodepressi. I sintomi della malattia
si manifestano comunemente tra le 12 e le 36 ore dall’ingestione degli alimenti
contaminati e si protraggono per 4-7 giorni. Solitamente la malattia ha un decorso
benigno e autolimitante. Sebbene il numero totale di infezioni sostenute dal genere
Salmonella abbia subito un decremento nel corso degli ultimi anni, sia in Europa
che in Italia, essa continua a rimanere l’agente di malattia trasmessa da alimenti
più frequentemente isolato. In Europa, nel 2010 il numero totale di casi confermati
di salmonellosi è risultato pari a 99,020 (21,5 casi su 100.000 abitanti), diminuiti
dell’8,8% rispetto al 2009, mentre nel nostro Paese è stato di 2,730 (4,5 casi
su 100.000 abitanti).Al fine di prevenire la trasmissione dell’infezione sono qui
di seguito elencati alcuni accorgimenti utili da seguire durante la preparazione
degli alimenti:
•PULIZIA: lavare le mani con sapone e acqua calda prima di manipolare gli alimenti;
lavare tutte le superfici di lavoro e i materiali che entrano in contatto con gli
alimenti, sopratutto se vengono utilizzati prima per alimenti da consumarsi cotti
e poi per alimenti da consumarsi crudi;
•MATERIE PRIME: lavare bene frutta e verdura soprattutto se consumati crudi.
•SEPARARE ALIMENTI CRUDI E COTTI: in particolare le carne, il pollame e il pesce
crudo dagli altri alimenti. Non riutilizzare per altri alimenti, se non dopo lavaggio
accurato, coltelli e taglieri utilizzati per alimenti crudi, se non dopo lavaggio
accurato. Conservare gli alimenti in recipienti chiusi per evitare ogni contatto
tra alimenti crudi e alimenti pronti al consumo.
•CUOCERE BENE: in particolare per le categorie di soggetti “a rischio” quali
bambini, anziani e persone immunodepresse si consiglia di cuocere bene la carne,
il pollame, il pesce e le uova.. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti [1]” rilanciando l’allerta riportata dalla FDA consiglia alle persone
che hanno consumato gli anacardi di consultare il medico di famiglia qualora si
presentassero questi sintomi. Invita i consumatori di astenersi dall’acquisto del
lotto di anacardi interessati invitando chi lo avesse già effettuato a non utilizzare
il prodotto. La nostra associazione, quindi, dato anche il risalto che ha avuto questa
notizia al di là dell’Oceano, ritiene utile informare anche i nostri connazionali
che si trovano all’estero e che non potrebbero essere messi a conoscenza in virtù
della circostanza che l’allerta è indicata in lingua inglese. L’altra cosa da
ribadire è che gli anacardi non coinvolti si possono mangiare con serenità.