Salta la seduta del Consiglio regionale, è forte polemica sulle nomine. Stoccata di Tallini, “Spirlì si candidi, così dimostra di non essere un abusivo”
Giu 19, 2021 - redazione
Salta l’Assemblea legislativa e saltano le nomine, dopo le polemiche di questi giorni sia sui giornali che sui social. Sui cosiddetti “saldi di fine legislatura” riguardante le nomine per incarichi di sottogoverno, enti regionale, come Corecom e Garante dell’Infanzia.
Si registra l’assenza di otto consiglieri regionali, ma c’è la presenza del presidente ff Nino Spirlì, e quindi per tutto ciò si è deciso di rinviare la seduta.
Non sono mancati i battibecchi, come quello tra il presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo e il consigliere Francesco Pitaro, a questi anche la Lega che sin da subito con delle note stampa aveva palesato la sua contrarietà alle nomine proposte all’ordine del giorno nella seduta.
Arruzzolo ha giustificato la questione nomine per le comunicazioni di messa in mora da parte dell’Agcom la quale si rischiava di perdere la convenzione con la Regione.
Di particolare interesse polemico è stato l’intervento di Mimmo Tallini, l’ex presidente del consiglio regionale di Forza Italia, il partito del candidato a governatore del centrodestra Roberto Occhiuto, in apertura della seduta, ha affermato che Occhiuto rappresenta la continuazione naturale di Jole Santelli e del suo progetto e che conosce bene i meccanismi della Regione “con il suo notevole bagaglio di competenze e conoscenze”.
Ma la stoccata finale, anche con un filo di provocazione la rivolge al presidente ff Spirlì accusandolo di “eccessivo personalismo con cui “ha interpretato il ruolo assegnatogli dal destino”. Invitando Spirlì, precisando che sono “valutazioni che deve fare la Lega”, di fare come Roberto Occhiuto, ovvero “misurarsi direttamente con l’elettorato” e precisa che si tratta di un “consiglio spassionato”. Tallini spera che Spirlì lo faccia anche “per misurare il suo tasso di popolarità, possa capitanare le liste della Lega nelle tre circoscrizioni. E credo che Spirlì non si limiterà a questo ma formerà una lista satellite a lui direttamente ispirata che potrebbe rappresentare una carta in più”.
Tallini continua su Spirì, ma sembra più una stoccata provocatoria con accenni di scenari da malizia politica nel suo “consiglio spassionato” quando afferma che “Spirlì potrà dimostrare a me ma anche ai militanti della Lega di non essere un semplice nominato o un abusivo”.
Infine rivolge anche un in bocca al lupo alla candidata del centrosinistra Maria Antonietta Ventura e che a “ottobre la Calabria abbia finalmente un governo serio, legittimato, autorevole, non improvvisato, nelle mani di un giovane cinquantenne quale Occhiuto”.