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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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“Salva Vibo”, Mangialavori: «No a prove di forza, battaglia sia comune» Il bene di Vibo Valentia deve venire prima delle appartenenze di partito, prima delle sterili rivendicazioni personali, prima delle inutili vanità politiche

“Salva Vibo”, Mangialavori: «No a prove di forza, battaglia sia comune» Il bene di Vibo Valentia deve venire prima delle appartenenze di partito, prima delle sterili rivendicazioni personali, prima delle inutili vanità politiche

«Il bene di Vibo Valentia deve venire prima delle appartenenze di partito, prima delle sterili rivendicazioni personali, prima delle inutili vanità politiche».
Ad affermarlo è il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori.
«Destano sconcerto e stupore – continua – le recenti dichiarazioni del deputato Riccardo Tucci in merito agli emendamenti “Salva Vibo”. L’esponente pentastellato sembra non aver affatto gradito la mia proposta di modifica al Decreto agosto, la quale, se approvata, potrebbe consentire il risanamento finanziario del Comune di Vibo Valentia e di tutti quegli altri enti ancora privi di un piano di riequilibrio. Secondo il giovane parlamentare, il mio emendamento avrebbe il solo scopo di procurarmi applausi; insomma, sarebbe una sorta di mossa propagandistica e io – da parlamentare eletto dal popolo e da politico da anni impegnato nella difesa di un territorio spesso marginalizzato e mai troppo ascoltato a Roma – farei meglio a starmene “zitto”».
«Lasciando da parte le considerazioni in merito al singolare concetto di democrazia prodotto da un rappresentante del Parlamento italiano – aggiunge Mangialavori –, mi preme far notare al deputato 5 stelle che in gioco non c’è né il mio né il suo destino politico: ciò che è in ballo, ora, è il futuro di Vibo Valentia, la nostra città. Questo non è un duello western, io non sono Clint Eastwood, lui non è Gian Maria Volontè. Invece di perderci in simili discussioni, piuttosto che disperdere energie nel tentativo, puerile, di mostrare i muscoli, bisognerebbe fare quadrato e unire le forze per una battaglia comune».
«A differenza di Tucci – dice ancora il senatore di Fi –, rappresento un partito di opposizione e non posso certo contare su una ampia maggioranza politica che possa assicurare il via libera al mio emendamento. Ma è mio preciso dovere tentare ogni strada che possa consentire alla città di Vibo di raggiungere l’obiettivo. Il mio auspicio è che il deputato 5 stelle – che ha già avuto modo di ribadire la necessità di una “forte sinergia tra diverse forze politiche” – possa supportare ogni tentativo di “salvare” Vibo, al di là delle singole appartenenze partitiche».
«Entrambi – conclude Mangialavori – lavoriamo per il medesimo risultato. Non è il momento di dimostrazioni di forza, è il momento di fare tutto il possibile per tirare fuori dal baratro il Comune di Vibo Valentia».