“Salvaguardare eccellenze Dop ed Igp del made in Italy” Lo dichiarano i deputati Pd Nicodemo Oliverio e Tino Iannuzzi
“Siamo intervenuti nella riunione opportunamente promossa dal Capogruppo Rosato con i Ministri Calenda e Martina per discutere del Trattato di libero scambio fra Canada ed Unione Europea (CETA), ora in fase di esame al Senato della Repubblica. Abbiamo apprezzato l’intervento approfondito dei Ministri sui contenuti dell’Accordo, che si inserisce in una Legislatura nella quale significativi e molteplici sono stati i provvedimenti approvati per lo sviluppo della nostra Agricoltura. Abbiamo sottolineato la necessità di un confronto e di un dialogo aperto con le diverse e significative realtà del mondo agricolo, sociale ed associativo, che hanno avanzato preoccupazioni degne della massima attenzione. In particolare occorre approfondire la portata effettivamente vincolante ed obbligatoria dei principi di precauzione ed equivalenza di misure sanitarie e fitosanitarie a tutela delle esigenze prioritarie ed irrinunciabili della salute, della sicurezza e qualità dei prodotti, dell’ambiente. Occorre salvaguardare le tante eccellenze (DOP ed IGP) del nostro comparto agroalimentare, che non possono essere pregiudicate dal mancato riconoscimento quali Indicazioni geograficamente protette e dalla concorrenza di prodotti che hanno Indicazioni analoghe in Canada. E’ questo un problema cruciale che interessa la produzione agricola dell’intero Paese ed ancor di più del Mezzogiorno. In questa fase e’ importante, poi, un ulteriore impegno del Governo in Europa per la realizzazione della etichettatura e della tracciabilità del grano, autentica carta di identità delle nostre produzioni. Occorre, pertanto, ponderare e valutare bene tali questioni essenziali per la tutela e la crescita della Agricoltura Italiana, che dà un grande impulso al Made in Italy, in un serio e rigoroso confronto di merito con tutti i mondi interessati”. Lo dichiarano in una nota i deputati Pd, Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura di Montecitorio e Tino Iannuzzi, vicepresidente della commissione Ambiente di Montecitorio.