Costituire un comitato di cittadini per salvare dalla rovina la Chiesa dell’Immacolata di Radicena: una piccola bellissima chiesa realizzata probabilmente dopo il terremoto del 1783 sull’area di un tempio più antico del quale conserva all’interno importanti testimonianze marmoree. Il tempio, un vero bijoux a pianta basilicale da qualche anno ridotto – di fatto – solo a camera funeraria – presenta all’interno un pregevolissimo altare in marmi policromi con una statua della Vergine, (senza bambino) per molti aspetti somigliante, nei tratti e nelle vesti alla più nota e venerata immagine della Madonna della Montagna e nella parte laterale sinistra una antica pregevolissima statua in marmo bianco di Carrara, risalente al XVI sec e per alcuni opera di Rinaldo Bonanno. Dopo anni di rinvii, ormai – anche a seguito del distacco proprio nei giorni scorsi di un grosso pezzo di una cornice interna, i lavori di restauro non sono più rinviabili. Nel corso della trasmissione 60 Minuti News, l’Avv. Luigi Mamone ha lanciato al Parroco Don Antonio Spizzica il grifo d’allarme, suo, della redazione e di tanti cittadini. Il parroco ha raccolto il messaggio e specificando che allo stato la sovrintendenza e la Regione fossero privi di fondi ha dato la propria adesione all’iniziativa come pure all’altra, sempre su proposta di Luigi Mamone, di restituire dignità alla struttura dell’ex Asilo Pontalto, oggi tornato nella disponibilità del Comune e – di fatto – abbandonato utilizzandolo come asilo per bambini migranti rimasti orfani dei genitori, dando vita ad un struttura che dia loro non tanto il senso dell’accoglienza ma quello di una vera casa- famiglia dove possano essere assistiti e collocati , educati e istruiti in maniera tale che recepiscano i significati dell’amore e dell’accoglienza, la nostra cultura e cancellino dalle loro menti i ricordi di guerre atrocità e del viaggio via mare sui barconi dei mercanti di morte.