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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 GENNAIO 2025

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Salvate il soldato Scionti A Taurianova, la città delle “Botte da orbi” viste solo da orbi

Salvate il soldato Scionti A Taurianova, la città delle “Botte da orbi” viste solo da orbi
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«Il fatto che l’uomo sappia distinguere tra il bene e il male dimostra la sua superiorità intellettuale rispetto alle altre creature; ma il fatto che possa compiere azioni malvagie dimostra la sua inferiorità morale rispetto a tutte le altre creature che non sono in grado di compierle» così diceva Mark Twain nel suo “Che cos’è l’uomo?”. Perché iniziare così? Non è stato uno spettacolo decoroso quanto si è visto nell’ultimo consiglio comunale, e non sarà mai decoroso finché si arriva quasi ad alzare le mani. Come non è altrettanto decoroso, leggere nei vari social “politici” che invece di essere investiti da sensi di responsabilità e sedare ogni tentativo litigioso, infuocare la posta in gioco. Trovo indecoroso, leggere nelle bacheche di consiglieri comunali, turpiloqui e volgarità, specie se queste sono pronunciate al femminile perché la classe e l’educazione sono ben lontani dall’essere donna, e chi ha responsabilità per l’avvento di taluni personaggi avrebbe dovuto prendersi le responsabilità politiche e non dileguarsi silenziosamente (ed inopportunamente) come se nulla fosse. Indecenza, vigliaccheria ed opportunismo. Trovo altresì indecoroso la c’è gente che si diverte a giocare con tre mazzi di carte ed avere al contempo tre facce, manipolando così la dignità e la sensibilità degli altri. Trovo indecoroso che c’è ancora chi dovrebbe stare in silenzio, eppure ancora alza la voce. E su questo ci sarà un capitolo a parte dove saranno mostrare le prove documentali sul silenzio dignitoso e rispettoso che per questa città si dovrebbe tenere. Anche se la paura maggiore è per gli accoliti, ossia quelli cui Shakespeare disse: “Può ben dire la sua un leone, quando a dir la loro ci sono tanti asini in giro”. Ecco, appunto, gli asini!

Trovo buffo e ridicolo, che all’interno del consiglio comunale ci sono improvvisati “statisti” di alto spessore, come dei “Tina Anselmi” in provetta e diversi “dottor sottile” che poi non sono altro che dei tanti Conte Attilio dei Promessi Sposi. Trovo buffe, indecorose e vergognose, le azioni di personaggi che si atteggiano a vecchi statisti (non in consiglio, oramai vetusti per la politica cittadina e quindi residui bellici e demenziali). Ciò alla fine, è solo affetto da rancorosa sindrome da gravidanza sindacale ed affetto da patologia maniacale da social che riversa bile e veleno nei confronti di tutti ed a propria convenienza posizionatoria. Quando poi, oh i silenzi e quanti silenzi in questa città che si perdono. Essi a volte sono decorosi, dignitosi, onorevoli e responsabili specie se si è stati “trombati” e non voluti. Si evita di rovinare se stessi con le proprie mani e si salvaguardia il cervello per eventuali disturbi irreversibili (sic!).

Non ho mai amato il sindaco Scionti, penso che non è propria cosa sua fare il sindaco né mai riuscirà a farlo, a meno che non esistano i miracoli. Ma i veri miracoli. Però sono tra quelli che l’ha votato e lo rivoterà per contribuire a non riportare questa città nei periodi bui e odiosi di una volta. Quelli fatti di cattiverie, di livori e di persone senza scrupoli che non pensavano due volte a buttare fango sulle persone. E che oggi, si atteggiano a moralisti con un’alta e seria rettitudine morale, ma che nei fatti è solo una passata di vernice bianca per camuffare la sporcizia della loro anima. Una città fatta di guelfi e ghibellini da circo, dove lo sport preferito è l’invidia. Ed il giudizio non richiesto che crea danni, danni enormi alla collettività ed alla serenità sociale. Alternativa a Scionti non ce n’è, purtroppo non si vede nulla di buono all’orizzonte e chi ha a cuore questa città, dovrà fare di tutto affinché non arrivino altri “corpi estranei”, i cosiddetti “ripulitori” che portano il nome di commissari prefettizi. Loro, alla fine sono solo sagome di apparenza e null’altro. Per una volta, i cittadini, tutti, se solo lo riterranno opportuno, dovrebbero alzare quelle tapparelle, quei luoghi da nascondino per spiare, per affacciarsi da quella maledetta finestra…per una volta, solo per una volta, altrimenti si muore! E valutare chi oggi siede su uno scranno istituzionale le parole di Sandro Pertini, «Non esiste una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità è una sola, perbacco, e vale per tutte le manifestazioni della vita. E chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o prebende non è un politico. È un affarista, un disonesto». A buon intenditor poche parole….al di là di scuse e cavolate protocollate!