Salvatore De Biase: “Il dono peggiore dell’Amministrazione comunale per Lamezia è il dissesto finanziario”
redazione | Il 29, Gen 2014
“Con il dissesto finanziario, che congelerà le funzioni di Giunta e Consiglio, non so chi intenderà candidarsi e guidare il prossimo futuro della città se a fianco avrà un commissario che governerà la spesa”
Salvatore De Biase: “Il dono peggiore dell’Amministrazione comunale per Lamezia è il dissesto finanziario”
“Con il dissesto finanziario, che congelerà le funzioni di Giunta e Consiglio, non so chi intenderà candidarsi e guidare il prossimo futuro della città se a fianco avrà un commissario che governerà la spesa”
Riceviamo e pubblichiamo:
Il dono peggiore che la città di Lamezia Terme potesse ricevere da questa Amministrazione Comunale, il cui operato negli anni si è distinto per immobilismo, è il dissesto finanziario, come ormai è risaputo, che graverà pesantemente sulle tasche dei cittadini e dei futuri amministratori.
Solo per citare alcuni effetti, i Commissari straordinari nominati per la gestione del dissesto dovranno per legge aumentare al massimo le tasse e le tariffe per tentare di risanare le casse comunali.
Questo significa che molte persone senza reddito ed interi nuclei famigliari dovranno affrontare una spesa maggiore per i servizi municipali e vedranno sollevati anche da quei pochi euro di contributo sui buoni libro o i pasti agli asili comunali senza possibilità di surroga.
Non sarà, purtroppo, l’unico prodotto lasciato in eredità dal sindaco Speranza: i Commissari, infatti, saranno costretti per legge a tartassare i cittadini per recuperare risorse ovunque e comunque per i crediti non incamerati (della serie: cartelle per tutti).
Ma la cosa più grave è quella che, seppur fossero indette nuove elezioni domani mattino e il governo attuale passasse di mano, nulla cambierebbe sul piano delle finanze, ovvero i Commissari governerebbero la spesa e le entrate, mentre il nulla resterebbe nella mani di un’ipotetica nuova maggioranza.
Giunta e Consiglio Comunale, in buona sostanza, sarebbero sguarnite dalle loro funzioni.
In questo senso non so chi intenderà guidare il prossimo futuro della città senza prerogative e un concreto sviluppo del territorio, altro che andare alla ricerca di candidati a sindaco!!!
A tutto questo si è arrivati a seguito dei rilievi della Corte dei Conti, che ha certificato diverse anomalie contabili e nessun intervento correttivo.
Nella relazione dell’Organo Istituzionale sono elencate le tante colpe dell’Ente, che si è adoperato tardivamente per l’approvazione del rendiconto 2011, ha denotato una scarsa attività di riscossione per oltre 11 milioni, ha violato il patto di stabilità, ha contratto debiti fuori bilancio per 1,8 milioni di euro.
Per non parlare delle società partecipate che hanno chiuso il bilancio tutte in perdita.
Si capisce bene, dunque, che un provvedimento così rovinoso per tutti i cittadini avviene a seguito di azioni di malgoverno.
Quello che si pensava e sperava non dovesse avvenire è diventato realtà.
I fatti che oggi sono sotto gli occhi di tutti sono già stati denunciati dal gruppo consiliare e dall’intero partito dell’UDC, quando nessuno ascoltava la serietà e la responsabilità delle denuncie consiliari e pubbliche.
Questa Amministrazione ha preferito procedere a tentoni senza mai sforzarsi di produrre un piano di risanamento responsabile che corrispondesse ad evitare il dissesto, ma nei tempi giusti, non in colpevole ritardo.
C’è stata, insomma, incapacità amministrativa.
Nell’interesse della città e dei cittadini l’auspicio è che finalmente si effettui una serie analisi dei fatti avvenuti a Lamezia Terme negli ultimi anni e si apra un dibattito in città su cose vere e serie, e non già come qualche “grillo canterino” ha inteso sviare praticando il proprio interesse, mascherato di pubblica utilità.
Ed a proposito dell’avvio di un probabile ricorso, non è che sotto sotto, o meglio sopra sopra, c’è il fatto che il sindaco tenti di salvarsi da una comunque sua incandidabilità?
Salvatore De Biase (Udc Catanzaro)