San Camillo, Assotutela: “Pronto soccorso in tilt, siamo con i lavoratori e i cittadini”
redazione | Il 18, Gen 2014
“La situazione va avanti da tempo. Le immagini circolate sono inoppugnabili”
San Camillo, Assotutela: “Pronto soccorso in tilt, siamo con i lavoratori e i cittadini”
“La situazione va avanti da tempo. Le immagini circolate sono inoppugnabili”
“Pronto soccorso, occorrono interventi decisivi e strategie oculate, non
provvedimenti tampone per quella che è un’emergenza regionale”. Lo dichiara
il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato, commentando le allarmanti
notizie provenienti da tutti gli ospedali del Lazio e, in particolare dal
San Camillo. “Gli operatori e i cittadini utenti non ne possono più di
attese bibliche per un ricovero, letti in corridoio con la totale mancanza
di privacy, per non parlare delle continue aggressioni agli operatori”,
incalza il presidente. “Poco tempo fa, la direzione regionale della Sanità
ha diffuso linee guida per la risoluzione dei problemi del sovraffollamento
che, a quanto pare, si sono risolte in un buco nell’acqua – continua
Maritato – e a niente è servita l’assunzione di 54 medici in tutto il Lazio
e 13 infermieri al San Camillo, di cui soltanto tre sono stati destinati al
pronto soccorso. Temiamo che anche le riunioni farsa con i responsabili dei
pronti soccorsi del Lazio, convocate in questi giorni alla Regione, non
produrranno granché se non saranno messi in campo interventi strutturali. A
questo punto, ci chiediamo: che fine hanno fatto le Case della Salute, che
il presidente Zingaretti ha sostenuto con forza nel suo programma
elettorale? E l’accordo con i medici di famiglia a che punto è? La Regione,
più che minimizzare sull’accaduto e diffamare pazienti e lavoratori, si
impegni affinché siano attuate le disposizioni impartite. E’ noto a tutti
il comunicato diffuso il 7 gennaio scorso con cui, la direzione regionale
della Sanità, evidenziava il ritardo del San Camillo nell’attuazione del
programma contro il sovraffollamento del pronto soccorso”.