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San Floro, incendio nell’azienda “L’orto di famiglia” Distrutto dalle fiamme un deposito. Possibile natura dolosa. Solidarietà dal mondo politico calabrese

San Floro, incendio nell’azienda “L’orto di famiglia” Distrutto dalle fiamme un deposito. Possibile natura dolosa. Solidarietà dal mondo politico calabrese
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SAN FLORO (CZ) – Il deposito dell’azienda agricola “L’orto di famiglia”, a San Floro, in provincia di Catanzaro, è stato distrutto da un incendio. Il rogo si è sviluppato nella tarda serata di ieri e sul posto sono intervenuti i carabinieri e i vigili del fuoco, ma il magazzino è andato completamente distrutto.

L’azienda offre la possibilità a 94 famiglie del Catanzarese di coltivare un proprio orto per ottenere prodotti sani. I carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno avviato le indagini sull’accaduto, ma al momento non escludono alcuna ipotesi visto che non sono state trovate tracce di liquido infiammabile o qualunque altro elemento che possa confermare l’origine dolosa. Il titolare dell’azienda, Stefano Caccavari, ha affermato: «La Calabria è dolce e amara, ma noi andiamo avanti».

PAOLO PARENTELA

«Bisogna dimostrare solidarietà e vicinanza agli imprenditori come Stefano Caccavari, che ha avuto il coraggio di puntare sul proprio territorio scommettendo sull’agricoltura biologica ed a km 0». È il commento del deputato M5s Paolo Parentela, in merito all’incendio subito dall’imprenditore agricolo nella sua azienda di San Floro (Catanzaro). «È un atto vigliacco, che vuole scoraggiare Caccavari ed invitarlo a mollare. La Calabria è anche la tragica abitudine di far abbassare la testa a chi la alza, con gesti intimidatori che servono soltanto a riappropriarsi della ‘propria zona’. Con il suo orto di famiglia, Caccavari ha contribuito a creare una comunità sempre più numerosa che punta sull’alimentazione sana del territorio».
Il Cinque Stelle continua: «Caccavari non è intenzionato a mollare e noi siamo intenzionati a non abbandonarlo, come non dobbiamo abbandonare gli altri agricoltori calabresi che hanno investito nel biologico e che, come lui, hanno subito intimidazioni nei mesi scorsi».
«Oggi – conclude Parentela – è il giorno della solidarietà, a cui però deve necessariamente seguire un momento chiaro di riflessione. Gli imprenditori ed i cittadini onesti di Calabria devono essere messi nelle condizioni di non avere paura».

AMMINISTRAZIONE COMUNALE GIRIFALCO

Fiamme nel piccolo paradiso verde di San Floro. L’incendio divampato ieri sera all’orto di famiglia crea sgomento e, sopratutto, dispiacere in chi crede che lo sviluppo e la forza della nostra regione parta dalla nostra terra e dai nostri giovani. Per questo motivo all’imprenditore Stefano Caccavari va la massima solidarietà. L’invito è di andare avanti. Non mollare, Stefano. La Calabria ha bisogno di giovani come te pronti a ripartire dalle nostre radici per guardare al futuro con ottimismo e speranza.

Elisabetta Ferraina, Presidente del Consiglio Comunale di Girifalco

ARTURO BOVA, PRESIDENTE COMMISSIONE CONTRO LA ‘NDRANGHETA CALABRIA

“L’intimidazione subita dall’imprenditore agricolo Stefano Caccavari, titolare di un’azienda agricola a San Floro in provincia di Catanzaro, è l’ennesimo atto criminoso che la Calabria è costretta a registrare in questi ultimi tempi. Un episodio che accresce il clima di preoccupante tensione e la difficoltà degli operatori economici a lavorare in un contesto difficile”.
Ad affermarlo è il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, Arturo Bova che ha manifestato “solidarietà incondizionata all’imprenditore”, assicurandogli al contempo che “non sarà lasciato solo. Le Istituzioni faranno la loro parte a sostegno dell’imprenditoria sana e di quella Calabria che non si piega ai soprusi e all’arroganza della criminalità organizzata” – ha detto.
Secondo Arturo Bova: “Occorrerà lavorare alacremente per ripristinare condizioni di sicurezza e serenità, requisiti senza i quali non è possibile immaginare una crescita economica, sociale e culturale della nostra terra. Dobbiamo vigilare senza sosta per impedire che la criminalità riesca nel suo obiettivo subdolo di scoraggiare le persone oneste. Con la sua azienda e con la scommessa sull’agricoltura biologica a Km 0, Caccavari ha dimostrato che, attraverso l’impegno e il lavoro onesto, si possono costruire reali condizioni di sviluppo. Per queste ragioni, ritengo sia ancora più grave l’incendio ai danni dell’Orto di Famiglia di Stefano Caccavari. L’auspicio è che al più presto – ha concluso il Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria – il prezioso lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine faccia piena luce su questa vicenda che, se da un lato colpisce un imprenditore, dall’altro, compromette l’immagine di un’intera regione seriamente impegnata nella costruzione di un futuro diverso e migliore”.

ENZO BRUNO, PRESIDENTE PROVINCIA CATANZARO

Il presidente della Provincia di Catanzaro,
Enzo Bruno, esprime la propria vicinanza al giovane imprenditore Stefano
Caccavari, in seguito all’incendio che la notte scorsa ha divorato il
ricovero agricolo dell’orto di famiglia di San Floro. “Una splendida
realtà che ha fatto conoscere le potenzialità della nostra provincia in
tutto il Paese e rappresenta un orgoglio per l’intera regione – ha
affermato il presidente Bruno -. Stefano Caccavari è un imprenditore
entusiasta e appassionato, che scommettendo sull’agricoltura biologica
ha puntato sul rispetto delle tradizioni e delle autentiche radici come
strumento di rilancio di un comprensorio importante. Tutta la comunità
deve stringersi attorno alla sua famiglia e alla sua azienda – conclude
Bruno – per incoraggiarlo a non fare un solo passo indietro nella
promozione di quello che è diventato un modello di sviluppo innovativo.
Istituzioni e collettività devono stringersi a questo esempio di
imprenditoria sana per ricacciare una pericolosa sensazione di
solitudine che rappresenterebbe un fallimento per tutti”.

FRANCO LARATTA, SUBCOMMISSARIO ISMEA

L’intimidazione in stile mafioso ai danni del giovane imprenditore Stefano
Caccavari è una offesa gravissima a tutti i calabresi onesti. Massima
vicinanza a Stefano e al suo innovativo progetto.
Con “l’orto di famiglia”, Caccavari ha ottenuto un clamoroso successo che
lo ha portato agli onori di tutta la stampa nazionale. Ben 150 famiglie
calabresi vi hanno aderito e lo hanno sostenuto. Ora devono raddoppiare,
proprio in risposta alla volgare intimidazione criminale. Le istituzioni
stiano tutte vicine al giovane imprenditore.