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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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San Giorgio Morgeto, la testimonianza della solidarietà Il prossimo 5 settembre sarà presentato il volume "Vi voglio bene tutti" curato da Francesco Greco, un libro-memoriale per ricordare il piccolo Giuseppe Carere a tre anni dalla sua tragica scomparsa. Il ricavato andrà in beneficenza

San Giorgio Morgeto, la testimonianza della solidarietà Il prossimo 5 settembre sarà presentato il volume "Vi voglio bene tutti" curato da Francesco Greco, un libro-memoriale per ricordare il piccolo Giuseppe Carere a tre anni dalla sua tragica scomparsa. Il ricavato andrà in beneficenza
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di Giuseppe Campisi

San Giorgio Morgeto – Dopo l’intitolazione dell’auditorium del plesso della scuola “Melia” a distanza di pochi giorni dal tragicissimo evento che sconvolse l’intera comunità impegnata, in quell’amarissimo settembre del 2015, nel pieno dei festeggiamenti in onore della Madonna della Melia e dopo l’inaugurazione dell’area attrezzata “Giuseppe nel cuore” all’interno del parco Aosta avvenuta giusto l’anno scorso e realizzata con il contributo di tanti valdo-sangiorgesi, nel secondo anniversario della prematura scomparsa, San Giorgio Morgeto, ancora una volta, si stringe attorno ai familiari del piccolo Giuseppe Carere per commemorare la sua breve esistenza attraverso una nuova iniziativa stavolta a sfondo cultural-filantropico.

Ricorrendo il terzo anniversario sarà presentato nei pressi del parco giochi a lui intitolato il libro “Vi voglio bene tutti” a cura di Francesco Greco, una sorta di memoriale scritto virtualmente a quattro mani, che raccoglie sogni, testimonianze, speranze e pensieri dello sfortunato giovane, campione nello sport, ma anche dotato di un animo sensibile e profondamente altruista. Una peculiarità ripresa ed amplificata a scopo benefico dalla famiglia poiché il volume, infatti, non ha il solo scopo di tenere viva la memoria del giovane Giuseppe ma, ancor più concretamente, di devolvere le somme ricavate dalla vendita del testo in favore di bambini in stato di necessità o di bisogno. Un gesto nobilissimo di generosità pensato per aiutare altre giovani vite in difficoltà a superare qualche ostacolo imprevisto e per realizzare assistenza e sussidio ai congiunti.

Perché, in fondo, il conforto che questa famiglia così segnata dal dolore di quel tragico evento ha voluto trovare per riscoprire nel prossimo il volto del piccolo Giuseppe è stato certamente esaltare il valore straordinario della solidarietà avvalorando ancor più il motto “le mani che aiutano sono più sante delle bocche che pregano”. La presentazione del manoscritto avverrà nel corso di un’apposita manifestazione che avrà inizio alle 18,30 con una solenne concelebrazione eucaristica a cui seguirà una tavola rotonda alla quale prenderanno parte, oltre l’autore, anche il sociologo Francesco Rao e la dirigente scolastica Eva Raffaella Nicolò con l’intrattenimento musicale curato da Chiara Piccolo.