San Martino in festa per il centenario di Carmela Speranza La popolosa frazione di Taurianova ha reso omaggio alla donna che ha dedicato la sua vita all'arte del ricamo e della decorazione - GUARDA IL VIDEO DELL'INTERVENTO DEL SINDACO SCIONTI
di Carmelo Nicotera
TAURIANOVA – L’antico borgo di San Martino, popolosa frazione della città di Taurianova, ha celebrato la centenaria Carmela Speranza. La famiglia della donna, in collaborazione con l’associazione culturale “Abbadia” di San Martino, sodalizio nato nel 2013 per far riscoprire la storia, le tradizioni ed il senso di appartenenza della comunità locale, ha voluto rendere omaggio ad una delle migliori espressioni del contesto cittadino, immortalando con grandi festeggiamenti il glorioso traguardo delle cento candeline della Speranza.
Il vissuto di quest’ultima, che ha attraversato tutte le fasi più importanti della caduta e della rinascita dello stivale italiano, è stato costellato da un’infanzia difficile, dapprima con la perdita della madre e di una sorella, figure familiari che incidono nel percorso di formazione alla vita, e successivamente con la rigida esperienza vissuta in un collegio di Messina. Il rimpianto più grande, però, vista l’attitudine della centenaria a servire il prossimo, è la mancata realizzazione di un sogno che avrebbe sintetizzato la volontà di adempiere ad una missione: diventare dottoressa. Ma colei che per tutti sarebbe diventata “maistra Melina” ha fatto tesoro di un destino avverso ed è diventata un punto di riferimento per San Martino grazie all’arte del ricamo e dell’uncinetto, tecniche manuali che per lungo tempo hanno contribuito anche all’emancipazione sociale delle fanciulle del posto.
Le istituzioni cittadine, nelle figure del sindaco Scionti, degli assessori Ferraro, Mamone e Loprete, dei consiglieri comunali De Marco e Forestieri, hanno voluto presenziare all’evento donando una targa alla donna che ha impreziosito un secolo di storia taurianovese. Oltre ai parroci del posto, non è voluto mancare all’appuntamento nemmeno il vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Francesco Milito. Una mostra raffigurante vecchie fotografie e le lavorazioni dell’arte della decorazione di Carmela Speranza ha impresso il marchio indelebile nel ricco almanacco di personaggi che hanno contribuito a diffondere un’immagine positiva della cittadina della Piana di Gioia Tauro.
In un’epoca nella quale è ormai certificata la scarsa predisposizione delle giovani generazioni a formarsi nel campo dei vecchi mestieri, il solco tracciato da Carmela Speranza rappresenta la molla giusta per invogliare gli uomini del domani a seguirne l’esempio. Solo attraverso la memoria del passato, in cui la data del 27 gennaio assume una valenza significativa perché si ricordano le vittime dell’Olocausto, è infatti possibile indirizzare e radicare il destino che accompagna il futuro.