San Raffaele: perquisizioni della Gdf. Indagato don Luigi Verzè
redazione | Il 16, Nov 2011
Nell’ambito delle indagini, ieri sera tardi è stato fermato per concorso in bancarotta Piero Daccò
San Raffaele: perquisizioni della Gdf. Indagato don Luigi Verzè
Nell’ambito delle indagini, ieri sera tardi è stato fermato per concorso in bancarotta Piero Daccò
(ANSA) MILANO – Una ventina di perquisizioni, anche nella sede dello stesso San Raffaele, sono in corso da parte della Guardia di Finanza di Milano nell’ambito dell’inchiesta per bancarotta, coordinata dai pm, Luigi Orsi, Laura Pedio e Gaetano Ruta, con al centro le vicende del gruppo ospedaliero. Nell’ambito delle indagini ieri sera tardi è stato peraltro fermato per concorso in bancarotta Piero Daccò e tra gli indagati risulta Don Luigi Verzé.
CORSERA, UN FERMO E INDAGATO DON LUIGI VERZE’ – Un faccendiere, Pietro Daccò, 55 anni, è stato fermato mentre cinque persone, tra cui il fondatore dell’ospedale San Raffaele, don Luigi Verzé, risultano indagate per bancarotta nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor, ammessa al concordato preventivo, con alcune condizioni, lo scorso 28 ottobre. A riferirlo è il ‘Corriere della Sera’ secondo il quale il fermo di Daccò è motivato dal pericolo di fuga e da alcuni suoi movimenti finanziari. Il fermo gli è stato notificato in occasione di un suo rientro in Italia e il faccendiere, secondo il quotidiano molto vicino a Comunione e liberazione, deve rispondere della sottrazione di circa tre milioni di euro. Daccò è residente a Londra ma ha interessi in Svizzera, Olanda e Curacao Tra gli indagati, oltre a don Verzé, vi sono invece i costruttori Pierino e Giovanni Luca Zammarchi (padre e figlio) che hanno avuto lavori in appalto dalla struttura sanitaria per decine di milioni di euro. I due sono stati interrogati a lungo ieri dai pm Laura Pedio, Gaetano Ruta e Luigi Orsi.
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