Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

San Roberto, Giuseppe Porpiglia è il nuovo Presidente del Consiglio comunale Porpiglia ha ricevuto 8 preferenze, 3 sono andate a Giuseppe Surace

San Roberto, Giuseppe Porpiglia è il nuovo Presidente del Consiglio comunale Porpiglia ha ricevuto 8 preferenze, 3 sono andate a Giuseppe Surace
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

E’ Giuseppe Porpiglia il Presidente del Consiglio Comunale di San Roberto. L’elezione è avvenuta nel corso dell’ultima seduta convocata per determinazione del Sindaco, che si è riunita il 22 gennaio 2015 presso l’aula consiliare “Alessio Milana” il Consiglio Comunale di San Roberto. Porpiglia ha ricevuto 8 preferenze, 3 sono andate a Giuseppe Surace.

“Vorrei iniziare ringraziando tutti per la fiducia accordatami nel ricoprire questa prestigiosa e difficile carica, che mi dà onore, ma allo stesso tempo mi rende consapevole delle sfide che quotidianamente ognuno di noi ha davanti a se” ha esordito Porpiglia. “
“Un ringraziamento speciale, poi, a tutti i cittadini di San Roberto, che pochi mesi fa mi hanno eletto Consigliere, poiché senza il loro fondamentale contributo non avrei potuto sperimentare questa importante avventura politica”.

Durante l’intervento il neo Presidente del Consiglio Comunale ha voluto soffermarsi su diverse tematiche, prendendo spunto dall’attualità, condannando ogni forma di razzismo e di discriminazione, chiedendo interventi opportuni per fronteggiare il terrorismo senza cadere nel tranello dell’intolleranza, pretendendo sempre e comunque che tutti possano esercitare la propria libertà d’espressione.

“I giovani, soprattutto i giovani laureati – ha continuato il Presidente – stanno emigrando con dimensioni notevoli, forse più grandi del dopoguerra, esportando le loro grandi capacità, competenze, professionalità acquisite.
Ragazzi laureati, mie coetanei, che purtroppo non riescono ad avere e a vedere un futuro in questa terra, una terra meravigliosa che però non riesce a garantire una vita dignitosa.
Non è in grado di garantire nulla ai propri figli, non è in grado di soddisfare il desiderio di indipendenza economica, professionale e lavorativa. Per questo noi Amministratori, noi giovani Amministratori soprattutto, dobbiamo invertire la rotta, dobbiamo permettere ai nostri concittadini di rimanere nelle proprie case, di vivere questi luoghi pieni di storia e di cultura. Mi auguro, a tal proposito, che il nuovo Consiglio Regionale sia in grado di arrestare questa emorragia sociale che stiamo vivendo, e mettere un freno all’emigrazione di massa, è di questo stiamo parlando.
Perché credo che se vanno via i giovani, i giovani laureati, non ci potrà essere un futuro per questa terra, che non bisogna dimenticarlo, ha dato il nome alla nostra nazione”.

E poi ancora un’attenta analisi del periodo storico ed economico nel quale ci troviamo affiancata alla consapevolezza delle difficoltà e delle carenze che imperversano, ma anche delle tante potenzialità inespresse.
“Qui non ci manca niente – ha aggiunto Porpiglia – abbiamo una natura selvaggia e semi incontaminata, un Parco importante, bellissimo e da preservare, come quello d’Aspromonte, acqua limpida e pura, un sole splendente, essenza del nostro micro-clima, il mare e un’agricoltura rigogliosa che permette la produzione quasi per l’intero anno. Il nostro territorio è da sempre dedito all’agricoltura, i nostri avi hanno basato le loro economie sulla produzione di olio, arance, castagne, ortaggi. Oggi bisogna incentivare la popolazione per far in modo che torni a coltivare le nostre terre ricche e floride, creando un’economia basata sull’eco sostentamento, sulla produzione a km0. La nostra vallata ricade nella Regione Agraria numero 8 della provincia di Reggio Calabria, e tale zona è considerata tra le migliori in assoluto in termini di qualità di prodotti e di rendita agraria, ma nonostante tutto non riusciamo a creare una filiera, un marchio DOP, IGP ecc. Dobbiamo spingere in questa direzione per essere competitivi a far conoscere le qualità presenti a tutta Italia e al mondo intero. Partendo sempre e comunque dalla valorizzazione del patrimonio umano: i nostri figli, ai quali dovremo garantire molto di più di quello che abbiamo avuto noi, in maniera adeguata al contesto digitale del mondo globale in cui vivono, in cui si troveranno ad abitare”.

“Vi chiedo – ha concluso – di parlare quotidianamente alla gente, ascoltarne attentamente i bisogni, trasmetterle la fiducia, incentivarne le iniziative, facendo crescere la speranza che ognuno, per la propria parte, possa e debba fare qualcosa per il proprio paese. Con il rispetto delle regole, condannando le azioni che tendono a distruggere e che sono fonti di regresso, che tendono a mistificare incentivando il disordine.
A noi questo non serve! Dobbiamo crescere assieme, dobbiamo lavorare assieme per avere un futuro e una comunità migliore, per San Roberto”.