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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Aieta chiede una proroga dei Nuclei di Cure primarie Il consigliere regionale Giuseppe Aieta ha inviato una lettera al Commissario dell'Asp di Cosenza per chiedere di prorogare i modelli sperimentali

Aieta chiede una proroga dei Nuclei di Cure primarie Il consigliere regionale Giuseppe Aieta ha inviato una lettera al Commissario dell'Asp di Cosenza per chiedere di prorogare i modelli sperimentali
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Il presidente della seconda commissione consiliare “Bilancio, Programmazione economica e Attività produttive, Affari dell’Unione europea e relazioni con l’estero” Giuseppe Aieta (Pd) ha inviato una lettera al Commissario dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Filippelli, con la quale chiede una proroga della sperimentazione dei Nuclei di Cure primarie, in atto presso la stessa azienda sanitaria provinciale.
Nei tre anni di attività svolta –evidenzia Aieta nella missiva– i sei Nuclei di Cure primarie ” hanno dimostrato qualità nella risposta sanitaria attraverso la riduzione degli accessi impropri al Pronto Soccorso innalzando il livello dell’innovativa medicina d’iniziativa attraverso il reclutamento dei pazienti affetti dalle più importanti patologie croniche  effettuando screening di prevenzione attraverso prestazioni e visite gratuite”.
“Il modello sperimentato –secondo il presidente della Commissione –  apprezzato in altre Regioni e dal Ministero, è stato anche adottato dal Commissario ad Acta nel Decreto 76 del 6 luglio scorso in cui si rappresenta la volontà di non vanificare il lavoro svolto fino ad oggi e quindi di proseguire questa esperienza estendendola a tutto il territorio calabrese”.
Per questa motivazione ed “alla luce del Piano di Riordino dell’Organizzazione della Medicina Territoriale della Regione”, il presidente Aieta  chiede al Commissario Filippelli “l’apertura della contrattazione aziendale e la conseguente proroga della sperimentazione per i Nuclei attualmente in attività fino alla conseguente entrata in vigore dei nuovi modelli organizzativi previsti dal Decreto. Così facendo – conclude Aieta – si assicurerebbe una continuità assistenziale che tanto successo ha fatto riscontrare tra i cittadini costruendo, al contempo, una più organica offerta che qualificherebbe la sanità calabrese”. ​