Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 SETTEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sanità Calabria, Augliera (M5S), “Spirlì guardi la luna, non il dito” Il Presidente f.f. della Regione Nino Spirlì teme la zona gialla e vuole convincere i no-vax a sanare il loro status con una singolare opera di "convincimento" che consiste nel prospettare loro, in caso di diniego della somministrazione vaccinale, del ritorno metaforico alla "galera"

Sanità Calabria, Augliera (M5S), “Spirlì guardi la luna, non il dito” Il Presidente f.f. della Regione Nino Spirlì teme la zona gialla e vuole convincere i no-vax a sanare il loro status con una singolare opera di "convincimento" che consiste nel prospettare loro, in caso di diniego della somministrazione vaccinale, del ritorno metaforico alla "galera"

Il Presidente f.f. della Regione Nino Spirlì teme la zona gialla e vuole convincere i no-vax a sanare il loro status con una singolare opera di “convincimento” che consiste nel prospettare loro, in caso di diniego della somministrazione vaccinale, del ritorno metaforico alla “galera”, all’isolamento e alla chiusura in casa.
Ritengo che neanche questa volta il presidente f.f. abbia azzeccato la giusta strategia per far capire ai calabresi che con il Covid non si scherza. Un flagello simile può essere debellato solamente ricorrendo e incentivando la collaborazione e la reciproca fiducia tra le istituzioni e i cittadini.
Ma la fiducia si conquista. I calabresi aspettano da ormai troppo tempo delle risposte da parte della Regione in tema di sanità soprattutto.
Chiunque abbia avuto bisogno di cure, in particolare negli ospedali di “periferia”, come quello di Gioia Tauro o di Locri, sa bene come siano calpestati i diritti e non garantiti i LEA (livelli essenziali di assistenza), con un divario incolmabile con le realtà del centro-nord.
Viene da chiedersi cosa aspetta e cosa ha effettivamente fatto Spirlì affinché i LEA venissero rispettati anche nella nostra regione.
Come cittadini ci auguriamo che il futuro di questa regione venga affidato a mani diverse da quelle viste all’opera finora, possibilmente a persone di specchiata onestà e competenza che abbiano a cuore le sorti della Calabria.