Sanità Calabria, U.Di.Con. risponde a ministro Grillo Il presidente Denis Nesci: "Disponibili ad un tavolo di confronto"
Ancora una volta il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci deve, suo malgrado, denunciare lo stato di incredibile inefficienza della Sanità pubblica in Calabria causato dal cronico disinteresse delle Istituzioni locali verso un problema, quello della Sanità, che giorno dopo giorno mostra tutte le sue criticità. L’ultimo episodio è la visita all’Ospedale Iazzolino di Vibo Valentia dei Carabinieri della locale Stazione assieme agli specialisti del Nucleo Anti Sofisticazione, che hanno controllato tutti i reparti del nosocomio vibonese.
Un blitz delle Forze dell’Ordine che ha messo ancor più in evidenza le tantissime carenze presenti in quasi tutti i reparti ispezionati. Cardiologia, Rianimazione, Chirurgia, Ostetricia e ginecologia, tutti hanno evidenziato gravi problemi di carenza delle più elementari condizioni igienico-strutturali-sanitarie e che ha portato i militari a denunciare in stato di libertà il Commissario Straordinario dell’Azienda Ospedaliera vibonese. “Dopo Locri, Polistena, Melito Porto Salvo, oggi purtroppo tocca a Vibo Valentia, – dichiara Denis Nesci – e l’elenco è destinato ad aumentare giorno dopo giorno se i politici regionali continueranno a non prendere una seria posizione per sanare una situazione che penalizza i cittadini calabresi costretti a quel fenomeno di migrazione sanitaria verso altre regioni e che costa alla Regione Calabria centinaia di milioni ogni anno.
Fino ad oggi – scrive Denis Nesci- la politica ed i vertici della Sanità in Calabria pare facciano finta di non vedere questo grave disagio sociale e non si preoccupano di trovare alcuna possibile soluzione per i cittadini calabresi. Non vanno bene le cose a Polistena come ad Oppido Mamertina, a Vibo Valentia, a Gioia Tauro ed a Palmi. Come a Taurianova o Cittanova. Ma la situazione e le cose non vanno bene altrove, come nell’ alto Jonio cosentino da dove ci vengono segnalati casi di nosocomi che chiudono i reparti o di strutture al limite dell’agibilità ed organici sempre più carenti rispetto alle reali necessità degli utenti. Praia a Mare, Cetraro, Paola e Cosenza stessa non vivono una situazione migliore dei nosocomi reggini o vibonesi. È la sanità calabrese tutta – continua Denis Nesci – a trovarsi in uno stato di emergenza da “codice rosso”.
Siamo in perfetta sintonia con la Ministra Grillo quando dichiara che “bisogna rinnovare squadra e strategia”. Ed è per questo motivo che l’U.Di.Con. – conclude Denis Nesci – offre tutta la disponibilità possibile, rinnovando l’invito già rivolto al Ministero ed agli Enti regionali, alla costituzione di un Tavolo di lavoro dove poterci adoperare per la soluzione dei tanti problemi della sanità calabrese.