Sanità, Confindustria Reggio incontra i commissari Asp “Fare chiarezza su tesoriere e Kpmg”
Una delegazione di Confindustria Reggio Calabria, composta dal vicepresidente vicario Valerio Berti (presidente della sezione Sanità) e dal direttore dell’associazione Francesca Cozzupoli, è stata ricevuta dai commissari dell’Asp Francesco Campolo e Felice Iracà. L’incontro ha riguardato gli atavici problemi che contraddistinguono il rapporto tra l’amministrazione e gli imprenditori del settore, con particolare riferimento ai debiti pregressi dell’Asp e ai ritardi nei pagamenti ai privati.
Il vertice si è svolto in un clima sereno e costruttivo. I rappresentanti di Confindustria hanno ripercorso le tappe della vicenda che nel tempo ha registrato qualche passo avanti nonostante alcune questioni siano rimaste irrisolte.
Tra i temi al centro della discussione, la richiesta di accesso agli atti prodotta da Confindustria sull’attività del tesoriere dell’Asp, avanzata al fine di approfondire tutti gli aspetti connessi alla gestione dei conti correnti dell’Azienda sanitaria. Tema su cui Confindustria ha espresso nuovamente le proprie «forti perplessità», le stesse che sono state ribadite riguardo all’operato dell’advisor Kpmg. Su quest’ultima società, nel giugno dello scorso anno, gli industriali reggini presentarono alla Regione un’altra richiesta di accesso agli atti, che però, è stato evidenziato a Campolo e Iracà, «a tutt’oggi risulta inspiegabilmente inevasa».
«Siamo soddisfatti dell’incontro con i vertici dell’Asp e anche dell’impostazione rigorosa ma di apertura all’ascolto che la “triade”, completata dal prefetto Giuseppe Priolo, sta mettendo in atto – commenta il vicepresidente Valerio Berti -. Apprezziamo in particolare la competenza che i commissari stanno dimostrando nell’affrontare una situazione che hanno ereditato e che costituisce uno dei problemi annosi e più gravi per il sistema economico e per la sanità reggina. Confindustria – aggiunge Berti – si è posta nei confronti dell’Asp in termini propositivi, acquisendo un ruolo di interlocutore istituzionale che, nel tutelare i crediti delle aziende associate e più in generale degli imprenditori attivi nel campo della sanità, non ha mai rinunciato a svolgere un’azione di sintesi, volta a contemperare le esigenze del settore pubblico e i diritti dei privati. Viviamo una situazione ormai cronicizzata di difficoltà nella soddisfazione dei crediti delle imprese ma per uscire dalle “sabbie mobili” occorre che tutti gli attori coinvolti nei procedimenti amministrativi facciano la loro parte, realizzando – conclude Valerio Berti – quei risultati in termini di efficienza, trasparenza e legalità richiesti da Confindustria».