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Sanità, criticità nei servizi territoriali

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Il servizio di Nutrizione Artificiale Domiciliare (N.A.D.), per uniformarsi a quanto avviene nei servizi territoriali delle realtà sanitarie più evolute a livello nazionale, è stato istituito in Calabria con delibera 538 del 2 Agosto 2010; con D.P.G.R. n° 12 del 31 gennaio 2011 sono state approvate le linee guida sul sistema di cure domiciliari e accesso ai servizi territoriali in cui è prevista anche la NAD; Con DPGR 128 del 14 Dicembre 2011 è stata operata parziale rettifica della delibera 538; con nota SIAR 257403 le ASP della Regione sono state invitate ad individuare un referente per il servizio NAD e l’ASP DI Reggio Cal.,  solo dopo nota di Diffida n° 290204 ha provveduto ad individuare il referente Aziendale con nota n°     del e successivo atto deliberativo 150 del    ; con nota 19932 del 21 gennaio 2013 è stato presentato alle Amministrazioni Ospedaliere e Territoriali il modello di implementazione della Nutrizione Artificiale Domiciliare con indicazioni delle procedure di fornitura dei prodotti per nutrizione artificiale e delle modalità di erogazione dei supplementi per os; con D.P.G.R.  n. 71 del 29 maggio 2013 è stata approvata la scheda del Registro regionale – obiettivo G05.S14 – Riduzione e controllo della spesa farmaceutica ospedaliera. Con varie note, inviate al Direttore Generale Programmazione Sanitaria  del Ministero della Salute, sono stati trasmessi gli atti formali relativi al servizio NAD che hanno trovato l’assenso dell’organo preposto in attesa dell’invio e relativa approvazione delle Nuove Linee Guide del servizio.

Tutto ciò premesso da un attenta analisi della situazione risulta che presso l’ASP Di Reggio Cal. esistono delle problematiche che, sembrano di difficile soluzione. Una delle problematiche è rappresentata dalla difficoltà nella fornitura dei prodotti speciali ed uno dei casi è assurto agli onori della cronaca (Caso Romeo Nicola) visto che il padre del minore, per garantirsi la fornitura ha dovuto protestare prima ed inscenare una clamorosa protesta minacciando di legarsi davanti alla prefettura (è intervenuto anche la Chiesa nella persona del Vescovo di Locri _ Gerace). Di tale episodio si sono interessati Gazzetta del Sud (17/05/15; Il garantista 21/&05/15, Rai 3 19/05/15). Ci risulta che diversi casi si trovano nello stesso stato e che per puro caso non sono ancora giunti all’attenzione dell’opinione pubblica.

Sembrerebbe, alla luce di una prima analisi, che l’aspetto nutrizionale sia lasciato un po’ al caso

Risulta, infatti che, nonostante il tempo trascorso, presso l’ASP di Reggio Cal. sussistono  diverse criticità ovvero:

Mancanza di omogeneità nell’erogazione del servizio presso le varie realtà distrettuali

Mancanza di personale, strumenti e locali nelle varie realtà

Mancata erogazione di alimenti speciali ad aventi diritto

Inadempienze relative al decreto (scheda registro NAD)

Mancata denuncia di disservizi creata da altre amministrazioni

Inadeguatezza del prontuario aziendale

Disinformazione dei vari operatori coinvolti, a vario titolo, nell’erogazione del servizio

Mancanza di percorsi formativi dei vari operatori

Mancata approvazione del regolamento aziendale

Appare evidente che porre scarsa attenzione su un servizio come la NAD è controproducente ai fini del risparmio delle spesa farmaceutica (considerando che in alcuni casi, anzi spesso, permette di assistere a casa pazienti che altrimenti andrebbero ospedalizzati presso strutture ad alta specializzazione con costi che si aggirano intorno ai 1500/2000 euro). Inoltre appare anche disumano questo tipo di atteggiamento, considerando che il servizio è rivolto a pazienti  “fragili” in stato di cronicità e, alcune volte, pazienti cui resta ben poco da vivere (paz. neurologici, politraumatizzati, neoplastici, in stato vegetativo ecc. ecc)

Inoltre risulta a proposito di servizi territoriali, che anche l’ADI (assistenza domiciliare integrata) presenta diverse criticità. Disomogeneità di erogazione dei servizi, mancanza di profili professionali (Fisioterapisti, Logopedisti ecc. ecc). Che non si è raggiunto il Target previsto, fatta eccezione per l’anno 2012. Peraltro il raggiungimento del target prevedeva l’erogazione di una premialità CIPE, pari a crica 2.111.000 €, di cui si chiede se è stata erogata nel qual caso che fine ha fatto? E’ stata reinvestita sul servizio ADI per come previsto. Inoltre come da delibere 811, 812, 810 (Patto di coesione dei vari distretti ex ASP 10) si evidenzia una grossa incongruenza tra il numero degli assistiti e la spesa sostenuta (Gioia Tauro 520 paz. spesa  € 611.000, Polistena 146 paz. spesa 184.000, Taurianova paz. 277 spesa 185.000).